Intakt Records – CD 316 – 2019
Tom Rainey: batteria
Mary Halvorson: chitarra
Ingrid Laubrock: sax tenore, sax soprano
Verosimilmente è ormai superfluo ripetersi sul valore e la densità d’agenda del drummer capofila dell’avant-jazz dell’area di New York, che da tale scena nuovamente avoca ad associate d’elezione la partner-consorte Ingrid Laubrock (il cui profilo si è recentemente consolidato con un notevole esordio come direttrice ed autrice per grande orchestra post-jazz) e la lanciatissima vedette dell’improvvisazione chitarristica Mary Halvorson (di cui si stenta a seguire la sfaccettata produzione personale e le eterogenee partnership d’elevato profilo).
Introdotta dalla fluviale, eponima Combobulated, segnata da un interplay tenace (stante la durata della traccia) oltre che liberamente migrante e telepatico (tutti i materiali sono prodotti dall’associativa improvvisazione), la scenica successione dell’album transita dalla drammaturgia thriller e sospesa di Point Reyes alle affabulazioni imperiose di Fact e Splays Itself, dai sortilegi di Isn’t mine all’epilogo espresso nella remota Torn Road (molto segnata dalle percussive energie del titolare).
Le corde di febbrile visionarietà di Halvorson, le eruttive invenzioni d’ancia ed il senso drammatico di Laubrock, l’ineusauribile e sferzante forza del drumming di Rainey sono state qui captate in sei nuove tracce di triangolare e concentrato ingegno presso il Firehouse 12 di New Haven (Connecticut), quindi oggetto delle cure post-produttive di David Torn; in una rinnovata estensione vitale, la session live conferma del combo, qui alla quarta ripresa discografica e già al primo decennio di coesiva intesa, le spregiudicate attitudini creative e, ben servito da una presa diretta d’impeccabile forza, il duttile e (inter-) reattivo trio sancisce la propria eminenza quale blasonata entità dell’arena sperimentante.
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