Intakt Records – CD 310 – 2018
Ken Vandermark: sassofono, clarinetto
Nate Wooley: tromba
Sylvie Courvoisier: pianoforte
Tom Rainey: batteria, percussioni
“Dream Team” o quanto meno quartetto da brivido sulla carta, per una formazione da scoprire e che scalpita fin dai credits: prodigio chicagoano dell’ancia, Ken Vandermark vanta una già consolidata partnership con lo “squisitamente ostile” trombettista e producer avant-garde Nate Wooley, e di quest’ultimo non è nuovo l’arruolamento (all’interno del progetto Battle Pieces) di Sylvie Courvoisier, elegante signora del post-free con dichiarate ascendenze accademiche, a sua volta usa agli incroci di scena con il decano del post-bop e segnatamente dell’espressione free dall’attuale vivaio newyorkese, il batterista Tom Rainey qui aggregato a completare la quadratura.
Nove misure da ascrivere, sul piano della scrittura, alle tre personalità solistiche per un eclettico tour de force d’alterni umori e forza visionaria, particolarmente i volumi aeriformi espressi nella rarefatta Track and Field (a firma di Vandermark), l’eruttiva e controllata veemenza di Sparks e la frenetica, rumoristica anti-disciplina di VWCR (di Courvoisier), l’impressionismo vivido di Songs of Innocence (di Wooley), arene limitrofe ma distinte nel liberare il periglioso gioco in acrobazia dei fiati, la perizia e l’impatto pittorico della tastiera acustica, le interpunzioni estrose ma implacabili del drumming, che operano in termini espansivi un rimodellamento di alcuni “segni” idiomatici di un certo àmbito jazz.
Mantenendo un aperto clima di laboratorio, in cui le invettive assembleari (così come l’instabile disciplina) suonano di minor portato rispetto ai flussi del turbinoso interplay, in Noise of our Time si esalta il valore della libertà così come il senso della responsabilità condivisa nella creatività istantanea.
Più che una sommazione dell’individuale apporto di strategie e stilemi (peraltro di grande portata), non si ritenga di esagerare nel rilevare una quasi moltiplicazione degli spunti fino alla contagiosa dilapidazione dei tragitti ideativi: vantando un rodaggio piuttosto breve quanto già funzionale, il nuovo quanto notabile ensemble si palesa insieme incisivo quanto spregiudicato, all’insegna di spunto acrobatico e concretezza.
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Pagina Soundcloud: soundcloud.com/intaktrecords/sets/vwcr-noise-of-our-time
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