Both People

Both People

Clair de Lune – 2019





Fabio Delvò : sax contralto

Andrea Morelli: sax tenore, sax soprano

Francesco Sangiovanni: sax baritono

Massimo “Maso” Spano: basso elettrico

Alessandro Garau: batteria







Il titolo del disco, “Both People”, gioca per assonanza con “Boat people” (le barche dei migranti) e rimarca una chiara presa di posizione su un problema sociale di stretta attualità. Protagonista dell’incisione è il trio sardo di Andrea Morelli, per l’occasione allargato a quintetto con l’inserimento del conterraneo baritonista Francesco Sangiovanni e dell’altosassofonista di Ostuni Fabio Delvò . Le sette tracce del cd sono a firma di Morelli, Garau, Delvò oltre a due improvvisazioni collettive. La musica che si ascolta nel cd è energica, ruvida e vibrante, apparentabile ad un post free con ascendenze chicagoane, fortemente ancorata, in ogni modo, ad un jazz libero, propositivo, ma non anarchico.


La batteria scandisce cadenze rock, funky, in prevalenza, salvo sintonizzarsi in modalità assolo-permanente nei pezzi privi di autore. Il basso elettrico è preciso ed essenziale, tiene le fila del discorso tessendo una ragnatela ritmico-armonica in cui vanno a convergere e a diramarsi le tre voci sassofonistiche.


Il dialogo fra le ance procede, poi, fra spunti contrappuntistici, polifonie assortite e uscite in assoli sintatticamente arditi, concettualmente omogenei.


Il disco dura meno di trentaquattro minuti, sufficienti, però, a fornire un’immagine precisa di un gruppo agguerrito, con le idee chiare e la capacità di svolgerle in maniera concorde ed organizzata.


Fra le sette composizioni dell’album si fa raccomandare principalmente Spring time. Il motivo inizialmente viene introdotto dai tre fiati. Successivamente il sax alto di Delvò squarcia la scena con un solo caratterizzato da un saliscendi espressivo capace di descrivere un paesaggio cubista, tratteggiandolo con pennellate nervose ed eloquenti. Il ritorno del tema riporta, alla fine, tutti al punto di partenza.


Ascoltando “Both People”, si può apprezzare la validità di un progetto che nasce da una condivisione umana prima che artistica. Grazie a questo tipo di intesa il quintetto produce una proposta costruita con competenza e cura di un suono complessivo molto ben delineato. Non resta che augurarci che i cinque possano continuare la strada assieme per ulteriori prove in concerto o in studio.




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