nusica.org – nusica 15 – 2019
Mirko Pedrotti: vibrafono
Lorenzo Sighel: sax alto, sax soprano, voce
Luca Olzer: Fender Rhodes, pianoforte , synth
Michele Bazzanella: basso
Matteo Giordani: batteria
Non comune il dichiarato distretto originario del giovane quintetto, che dell’originario Trentino richiama problematiche quali i forti passaggi storici della Grande Guerra o la più recente chiusura del Passo del Brennero (che mantengono l’attenzione sulle contemporanee tensioni del dialogo internazionale e della migrazione e delle relative, quanto esecrabili, politiche di gestione); ma anziché un generale impianto idiomatico e rappresentativo di tono esplicitamente polemico o comunque drammatico, si opta per una formula dinamicamente equilibrata, recante comunque intenti partecipativi.
Lo sviluppo musicale del presente Durch (preposizione tedesca di cui si propone la traduzione “attraverso”) sembra piuttosto rendere lo spirito del “passaggio” del titolo nel transitare tra differenti filoni stilistici. Avvertibile peraltro nelle scelte formali il peso di forti tentazioni prog, che i non-cultori potranno tacciare di inattuale, pur essendosi rilevato nel filone sia aderenza allo standard classico che aggiornamenti e mescolanze ulteriori; di entrambe le possibilità sembra dar testimonianza la fluida sintesi del quintetto e, se tali tentazioni ed orientamenti sembrano acquisire il sopravvento, ciò avviene entro una combinazione che anche dei meccanismi fusion mostra di aver appreso (e mantenuto) segni ed istanze.
Di queste ultime, si potranno richiamare a mente per analogia certi primi esponenti di forme storiche del melting (il primo Zawinul elettrico, il Corea più concreto, i fruibili Gong dell’epoca Virgin, certe meccaniche jazz-prog da laboratorio Soft Machine etc., e sono anche dichiarati modelli sud-europei quali Area e Magma) ma la band ne sviluppa alla fin fine, e al di là dei validi ed importanti passaggi ispirativi, una propria sintesi in cui le citazioni suonano piuttosto incidentali per procedere entro il corpo di una fusion personale e coerente.
Questa appare segnata nelle proprie morfologie dal protagonismo delle lamine di Pedrotti, adiuvato negli schemi rappresentativi da una organica formazione in cui ance e tastiere completano l’alternanza o l’interplay delle punte solistiche, rilevando come passi e progressioni siano tratteggiati da una sezione ritmica pastosa e pulsante: a proprio modo ingegnoso e volitivo, il quintetto procede mantenendo un’energetica corrente continua, entro una formula d’incontro funzionale e fluida.
Link di riferimento:
Pagina web: www.nusica.org/15
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