Abeat Records – ABJZ203 – 2019
Emilia Zamuner: voce
Massimo Moriconi: basso elettrico, contrabbasso, arrangiamenti
Emilia Zamuner è una giovane cantante napoletana molto dotata, che può vantare nel suo curriculum una vittoria al premio Massimo Urbani nel 2016. Massimo Moriconi è uno dei più quotati bassisti italiani, con una serie sterminata di collaborazioni con importanti jazzisti italiani e internazionali alle spalle e, come fiore all’occhiello, la partecipazione alle incisioni di Mina come presenza fissa in numerosi dischi. Il loro incontro si concretizza in un album dove gli standards si alternano a pezzi di musica leggera italiana, scelti seguendo semplicemente i gusti della coppia, senza altri tipi di motivazione. Completano il cd due originals di Moriconi stesso, che non sfigurano in un repertorio contrassegnato da grandi firme
Il binomio voce e contrabbasso non è comunissimo nel jazz. Viene subito alla mente, però, Musica Nuda con la Magoni e Spinetti, per rimanere dalle nostre parti, un sodalizio portato avanti da parecchi anni con eventuale ampliamento di organico a seconda delle esigenze progettuali.
La Zamuner in tutte le tracce sfodera una voce duttile e flessibile, capace di impennarsi verso gli acuti con irrisoria facilità o di restare dentro il rigo in ordine alle necessità interpretative. Si possono apprezzare, inoltre, l’abilità della vocalist nel rispettare i piani, i forti e i mezzoforti in ogni sequenza, poiché la voce è sempre al servizio del testo e del mood del brano e non il contrario. Le parole vengono pronunciate, infatti, con un pathos controllato, nel senso che esprimono diverse sfumature emozionali, mai calcando troppo i toni, ma manipolando i significanti con un ispirato lavoro di cesello. Quando, poi, realizza sequenze “scat”, la cantante dimostra inventiva e verve creando effetti dinamici fra l’ironico e il virtuosistico.
Massimo Moriconi è un contraltare ideale per la Zamuner. Con il basso elettrico costruisce griglie invitanti su cui può entrare ed uscire la cantante a suo piacimento. Il contrabbasso, invece, va giù profondo elaborando un accompagnamento poderoso, a lato o appena dietro quanto realizza la partner. In ogni frangente lo scambio è alla pari. Non ci sono gregari o leader fra i due protagonisti della registrazione.
Fra le dodici canzoni, si fa preferire una versione gonfia di struggente poesia di The Nearness of You, un classicissimo rivissuto al meglio dalla coppia. In questo brano, il musicista romano allestisce un accerchiamento armonico e ritmico avvolgente di rara potenza ed efficacia. La partner risponde accarezzando letteralmente i versi, salvo lanciarsi in un segmento senza parole, in cui imita con la voce il suono della tromba. A questo punto sembra di intravedere in controluce le sagome di Chet Baker e di Red Mitchell che eseguono l’evergreen in un jazz club fumoso negli anni sessanta….
In un’intervista, Moriconi ha dichiarato che, pur di realizzare un disco per contrabbasso e voce con la grande Mina, pagherebbe di tasca sua le spese di produzione. In questa incisione non c’è Mina, ma, senza voler azzardare confronti scomodi con un mito della musica leggera italiana, le cose funzionano, non per caso, in modo egregio. Al bassista è andata, quindi, di lusso. Ha pubblicato un disco per contrabbasso e voce di tutto valore e non ha dovuto svenarsi…
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