Silvia Bolognesi Young Shouts – ALive Shouts. An Homage To Bessie Jones

Silvia Bolognesi Young Shouts - ALive Shouts. An Homage To Bessie Jones

Fonterossa – 2019





Silvia Bolognesi: contrabbasso, voce

Attilio Sepe: sax contralto

Emanuele Marsico: tromba, voce

Sergio Bolognesi: batteria






Silvia Bolognesi è una jazzista particolarmente sensibile e attenta alla musica di matrice afro-americana, in virtù, oltre che di un’inclinazione personale, anche delle collaborazioni con il giro dell’Art Ensemble of Chicago e con personaggi di spicco come la violoncellista Tomeka Reid e la violinista Mazz Swift, contitolari del trio “Hear in Now”. Non stupisce, quindi, che il suo nuovo disco sia dedicato a Bessie Jones, personaggio mitico del folklore americano, interprete appassionata di un repertorio legato alla storia del popolo nero e alle sue tradizioni orali. Affiancano la contrabbassista toscana tre giovani strumentisti, ex allievi di Siena jazz, dotati di sicuro talento e della giusta voglia di rischiare. Il cd è formato da sette brani, tutti a firma della bandleader, cinque dei quali su versi della stessa Jones. I pezzi iniziano, di regola, con un canto eseguito in coro o dalla voce di Marsico, pure trombettista, accompagnato semplicemente dal battito delle mani, dalla pulsione della batteria, o dall’impulso circolare del basso, da cui si dipanano efficacemente le composizioni originali. La musica dell’album è fortemente intrisa nello spirito del blues ed è espressa in un linguaggio temperato, grinzoso, traslato dalla lezione della free music di scuola chicagoana. La Bolognesi guida l’ensemble costruendo reticolati armonici e ritmici ideali per far decollare i solisti, oltre a riservarsi spazi congrui per sparigliare il campo con interventi di notevole consistenza e misura. Attilio Sepe si prende la scena inanellando soli di sax alto con un fraseggio arcigno, severo, adeguatamente articolato, di tinta decisamente black. Gli risponde la tromba di Emanuele Marsico, munita di un timbro volutamente non levigato e rifinito, intrecciando dialoghi e contrappunti su toni dolenti e lirici o, alternativamente, fra parentesi aspre e combattute. Sergio Bolognesi procede con colpi secchi, ripetuti sulla batteria. È molto compreso nella ricerca di ambientare il suo drummin’ in una zona prossima a modelli di riferimento quali Ed Blackwell o Andrew Cyrille, in uno stile, cioè, discendente (in)direttamente dall’Africa.


Silvia Bolognesi, con questa incisione, ripresa dal vivo al “Lavoratorio” di Firenze, conferma le qualità di contrabbassista di livello internazionale, richiesta, non per altro, da nomi prestigiosi quali Roscoe Mitchell o Dee Alexander. In questa occasione, inoltre, l’artista senese dimostra, una volta di più, di avere l’occhio lungo nella scelta dei partners, concedendo fiducia a musicisti molto giovani e poco conosciuti, che si rivelano provvisti di coraggio e personalità.


“Alive shouts, an Hommage to Bessie Jones”, in conclusione, è un felice incontro fra i testi di un caposaldo della tradizione afroamericana e le idee, gli sviluppi innovativi progettati su questa materia da una compositrice e improvvisatrice italiana, capace di riappropriarsene con un atteggiamento rispettoso e audace al tempo stesso.




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