Dinosaur – To the Earth

Dinosaur - To the Earth

Edition Records – EDN1154 – 2020





Laura Jurd: tromba

Elliot Galvin: pianoforte

Conor Chaplin: contrabbasso

Corrie Dick: batteria




Un lavoro in equilibrio tra soluzioni già proposte nei dischi precedenti e nuove possibilità.


Le sette tracce presenti in To the Earth, terzo lavoro pubblicato dal quartetto Dinosaur, sono caratterizzate da una dimensione prevalentemente acustica e da scelte sonore essenziali e dirette. Inoltre, i quattro musicisti propongono un ricorso maggiore ad elementi vicini alle tradizioni del jazz e ad accenti blues. E certe inflessioni modali rivelano un’anima velatamente mediterranea.


Cinque brani firmati dalla trombettista Laura Jurd, una traccia “collettiva” – la conclusiva For One – e un tema di Billy Strayhorn, Absynthe sono il terreno per una rivisitazione ragionata del proprio mondo espressivo. I quattro musicisti aggiungono prospettive ulteriori alle dinamiche del quartetto e riescono, allo stesso tempo, a mantenere comunque riconoscibile la voce del quartetto. La ricerca di riferimenti meno consueti è palese sin dalle prime note: la strada viene intrapresa senza però rinnegare il percorso già effettuato, senza rinunciare affatto alle sintesi dinamiche e ai meccanismi già messi a punto da Jurd, Galvin, Chaplin e Dick, tanto nei lavori di Dinosaur che in quelli a proprio nome.


E, in questa chiave, le scelte “eccentriche” rispetto alla produzione precedente confermano la visione matura e la forte personalità del quartetto e dei suoi componenti: un lavoro compiuto con l’intenzione di mantenere sempre vitale la propria musica senza andarne a prosciugare il senso o l’energia con ripetizioni sempre più sterili. Anzi, con l’obiettivo chiaro – e centrato – di trovare nuovi strumenti da utilizzare all’interno delle proprie composizioni. La scrittura di Laura Jurd e le prerogative stilistiche di Dinosaur si confrontano, quindi, con le tradizioni del jazz e con altri linguaggi, ne riadattano e ne rielaborano i contenuti per ampliare la gamma delle alternative disponibili.


La confidenza reciproca e l’interplay maturato nel corso delle varie collaborazioni garantiscono ai quattro musicisti di raggiungere in maniera più immediata l’obiettivo. Nei sette brani di To the Earth, il quartetto sceglie combinazioni differenti da quelle solitamente praticate per gli ingredienti presenti nella sua musica, vale a dire l’energia, certe attitudini melodiche, le propulsioni ritmiche e la capacità di scartare in maniera trasversale tra i vari riferimenti. Ne risulta, così, una rilettura coerente e, allo stesso tempo, elastica della proprie cifre caratteristiche, la voglia di esplorare altre direzioni oltre a quelle già tracciate finora.



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