Donatello D’Attoma – Oneness

Donatello D'Attoma - Oneness

Dodicilune Dischi – ED434 – 2020





Donatello D’Attoma: pianoforte

Alberto Fidone: contrabbasso

Enrico Morello: batteria




Un format esigente, elegante, efficace. Tra i tanti altri aspetti che lo caratterizzano, il piano trio è un contenitore perfetto per dare corpo e sostanza alle sintesi musicali: un organico asciutto ed essenziale, capace di esaltare il contributo creativo dei singoli e di sviluppare, allo stesso tempo, una propria voce complessiva. La musica viene ricondotta ai suoi elementi più fondamentali: lo stile e le intenzioni risaltano nei dettagli e nelle sfumature che gli interpreti riescono a fare passare nei meccanismi – sempre simili, ma mai del tutto uguali – che la combinazione di pianoforte, contrabbasso e batteria mette a loro disposizione.


Sette brani originali firmati da Donatello D’Attoma e l’omaggio a Thelonious Monk con la conclusiva Coming On The Hudson costituiscono la scaletta di Oneness, un lavoro in piano trio, appunto, condotto da D’Attoma insieme ad Alberto Fidone ed Enrico Morello.


Il pianista muove alla ricerca di una dimensione coerente ed unitaria all’interno di una gamma ampia di riferimenti. Traiettorie libere e ritmi ostinati, riflessi classici e richiami alle nuove derive del pianismo europeo: sono le tessere di un mosaico costruito con cura e pazienza, un lavoro fatto di confronti e accostamenti – anche repentini e, in alcuni casi, ruvidi – e limature continue. D’Attoma guarda agli ultimi sette decenni di storia pianistica del jazz, trovando ispirazioni e spinte creative dai più importanti pianisti che si sono misurati con le musiche di improvvisazione a partire da Lennie Tristano e Bill Evans, fari imprescindibili per ogni pianista moderno, fino ad arrivare ai nostri giorni.


Un dialogo, però, diretto con atteggiamento maturo. Un dialogo all’interno del quale D’Attoma, Fidone e Morello portano il loro punto di vista, la prospettiva personale: una tessitura realizzata attraverso gli accostamenti, come si diceva sopra, e attraverso le relazioni tra elementi diversi.


Sulle orme dei maestri ma con il proprio passo e con l’intenzione di non nascondersi. La scrittura si rivela quindi una chiave decisiva per indirizzare le connessioni e utilizzarle secondo le proprie intenzioni nello svolgimento dei temi e durante gli assolo: la composizione e la regia complessiva dei brani guidano le dinamiche del trio in maniera vivace e fluida e, soprattutto, riescono a mettere a sistema le intenzioni di D’Attoma e le suggestioni proposte nei brani di Oneness.



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