Poppyficio – 2019
Ivano Nardi: batteria, percussioni
Eugenio Colombo: flauto, sassofoni
Giancarlo Schiaffini: trombone
Roberto Bellatalla: contrabbasso
Eclettico, disinvolto, irrequieto. L’arte di Wassily Kandinsky e il rapporto sinestetico tra colori e suoni offrono al batterista Ivano Nardi il punto di partenza per un dialogo trasversale con tre personalità storiche della scena delle avanguardie musicali italiana – come sono, appunto, Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini e Roberto Bellatalla.
Il risultato è in un lavoro che aggira le convenzioni e mette al proprio centro combinazioni timbriche, soluzioni astratte, spigoli espressivi. Una dimensione libera utile per tirare in ballo le diverse grammatiche del vocabolario dell’improvvisazione radicale, una dimensione in cui i quattro protagonisti del lavoro tratteggiano sentimenti, slanci emotivi, prese di posizione ed esplosioni intense. Un flusso sonoro, suddiviso in dodici tracce, un discorso austero e senza compromessi affidato ad un organico variabile, a seconda dei casi, nella conformazione e nelle mire musicali.
Nel disco, ritroviamo sia i riferimenti alle varie stagioni dell’improvvisazione sia una memoria, condivisa e comune, delle varie esperienze condotte insieme dai vari membri della formazione: potenzialità che si intrecciano per descrivere gli impulsi sensibili provocati dai colori e dalle opere del grande artista russo attraverso una musica, quella proposta da Ivano Nardi, che punta a superare i confini tra i generi e le categorie stilistiche e che cerca di prescindere da ogni possibile griglia espressiva precostituita.
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