Creusarte Records – 2020
Vittorio De Angelis: sax tenore, flauto
Domenico Sanna: Fender Rhodes, Synth bass
Seby Burgio: pianoforte, Wurlitzer, Fender Rhodes, Bass piano Rhodes
Massimo de Cristofaro: batteria
Roberto Giaquinto: batteria
Federico Scettri: batteria
Takuya Kuroda: tromba
Francesco Fratini: tromba
Aldo Capasso: basso
Trio doppio e… poi sax, tanto: questa è la formula musicale del sassofonista Vittorio De Angelis sperimentata in Believe Not Belong, suo ultimo disco a cavallo tra hard bop, funky e soul. Figlio di una gavetta variegata e studi con il grande Steve Grossman, De Angelis ha messo a frutto le numerose esperienze maturate per proporre la sua musica attraverso una formazione potente e propulsiva. Ha con sé due batterie, due fiati, due tastiere che all’uopo diventano anche bassi. È un salto indietro con lo sguardo in avanti. Tale è il brano d’apertura Black Rain, suonato con un piede tra le terre di Rollins e l’altro tra i grovigli ritmici e armonici di Kamasi Washington. Il suono è possente, metropolitano e sfavillante. La dedica soul a Roy Hargrove intitolata Roy’s mood è un pugno nostalgico, rievocativo e sincero della statura di una trombettista unico. L’assolo intenso di Takuya Kuroda alla tromba ne sagoma, con il suono, la figura e l’anima. Poi il funky nervoso di Step Out scrolla di dosso all’ascoltatore la nostalgia per riaprire alla vita ed alle danze, concedendo al termine della traccia ancora un respiro intimo e personale con il soffio docile di Takuya Kuroda in Strike. Believe Not Belong è un disco ben suonato, piacevole e variegato, perchè spazia nei temi e nelle composizioni richiamando il jazz, quello afro in Afrorism, il latin in Second e la narrazione filmica e sinfonica in Well.
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