Ermanno Maria Signorelli – Silence

Ermanno Maria Signorelli - Silence

Caligola Records – Caligola 2278 – 2020



Ermanno Maria Signorelli: chitarra classica

Ares Tavolazzi: contrabbasso

Lele Barbieri: batteria





Sette brani originali firmati da Ermanno Maria Signorelli, Nardis di Miles Davis e l’Arietta di Edvard Grieg rappresentano la scaletta di Silence, lavoro realizzato con l’intenzione di cercare la dimensione più essenziale delle melodie e degli impasti timbrici dell’incontro tra chitarra classica, contrabbasso e batteria. E se non mancano brani dall’andamento più incalzante – come le conclusive Parole Lontane e, ancor di più, Via libera, concepiti in maniera comunque coerente con il resto del disco – l’intenzione generale del chitarrista viene resa esplicita dal titolo del disco – Silence, appunto – e dalle scelte espressive operate nei singoli brani.


Signorelli compie un continuo lavoro di sottrazione attraverso la scrittura e l’arrangiamento dei brani: un lavoro condotto attraverso la disposizione a suonare in maniera diretta e a dare il maggiore risalto possibile alle melodie. Un lavoro rivolto a cercare gli spazi, a semplificare, a fare respirare le note suonate per mezzo dei silenzi e delle pause. Un ragionamento evocato dalla frase riportata dal chitarrista nella home page del sul suo sito («Dove tutti urlano non c’è voce che basti per farsi sentire; nella valle solitaria un usignolo è concerto») e proposto come linea guida per lo svolgimento complessivo del disco.

Il suono della chitarra classica prosegue questo discorso anche per quanto riguarda gli aspetti timbrici. La disposizione attenta e misurata di Signorelli si riflette nella voce pacata e intima del trio: la scelta di limare e ricondurre i vari elementi nella forma più essenziale si applica anche alle soluzioni timbriche e diventa così un mezzo efficace ed appropriato per esprimere il mood riflessivo delle composizioni presenti in Silence.


Nella visione musicale di Signorelli ritroviamo, quindi, una ricerca sulle diverse possibilità espressive della composizione. Il jazz e le particolari caratteristiche del trio guidato dalla chitarra classica costituiscono il punto di partenza per andare ad esplorare anche altri contesti sonori come le matrici europee e, in special modo, scandinave, oppure i riferimenti classici. Una sensibilità sviluppata negli anni e che in Silence – secondo album pubblicato da Signorelli insieme a Tavolazzi e Barbieri dopo “3” del 2014 – si rivela in maniera matura e piena.



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