Auand Records – AU9093 – 2020
Manlio Maresca: chitarra
Francesco Lento: tromba
Daniele Tittarelli: sax alto
Matteo Bortone: contrabbasso
Ivan Liuzzo: batteria
Fabio Recchia: electronics in Stand By
Passaggi repentini e spigolosi, ritmi frammentati e spiazzanti aperture melodiche: sono questi i tratti caratteristici delle otto tracce originali firmate da Manlio Maresca per Noisy Games, nuovo lavoro realizzato alla guida del quintetto Manual for Errors, dopo Hardcore Chamber Music del 2016.
Nei brani, infatti, si mescolano in maniera vorticosa e incalzante riferimenti stilistici e intuizioni personali: scrittura, improvvisazione, ironia tagliente e rigore sono gli strumenti con cui Maresca rimette continuamente in discussione e fa reagire gli elementi portati in Noisy Games. Una concezione che viene sottolineata dal nome dato al progetto – Manual For Errors, appunto – e che vuole rappresentare l’intenzione di andare oltre le opzioni precostituite. Maresca provoca e suscita, infatti, un percorso che consenta di utilizzare l’errore, l’imprevisto o la diversità come spunto creativo: spunti da utilizzare in maniera ludica, razionale o istintiva a seconda dei casi, per andare alla scoperta delle possibilità nate dalle combinazioni evocate o incontrate di volta in volta.
Manlio Maresca coinvolge nel progetto un quintetto formato da musicisti che, già nei loro lavori, sviluppano la scrittura e l’improvvisazione secondo coordinate personali e meno riconducibili alle tradizioni del jazz. Le risposte di Lento, Tittarelli, Bortone e Liuzzo agli stimoli proposti da Maresca arrivano quindi in maniera veloce, immediata e convinta e danno sostanza ed impulso alla visione onnivora e curiosa del chitarrista. Una visione che salta fuori ad ogni passaggio del disco e che prende ispirazione da una quantità sterminata ed eterogenea di spunti che vanno dalle radici ancestrali del jazz alle escursioni noise, dalle tensioni della musica di improvvisazione contemporanea alle esperienze di musicisti come Primus, Thelonious Monk, Steve Albini oppure Kraftwerk.
Nei brani di Noisy games, Manlio Maresca prosegue così, in maniera coerente, quindi, la sua ricerca di connessioni sonore trasversali tra generi e attitudini musicali.
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