Hora Records – 2021
Mirco Rubegni: tromba, flicorno, corno francese
Fulvio Sigurtà: tromba, flicorno
Filippo Vignato: trombone
Federico Pierantoni: trombone
Cristiano Arcelli: sax alto, sax soprano, clarinetto basso
Piero Bittolo Bon: sax alto, clarinetti
Francesco Bigoni: sax tenore, clarinetto, live electronics
Rossano Emili: sax baritono, clarinetto basso
Alfonso Santimone: pianoforte, live electronics, clarinetti
Danilo Gallo: contrabbasso
Zeno De Rossi: batteria
Diciamolo subito, prima di cominciare la recensione del volume 1: non vediamo l’ora di ascoltare la seconda parte di questo fascinoso, interessante e alquanto suggestivo lavoro sulle musiche di Bill Frisell. Non è un tributo, ma un elaborato, o meglio una rilettura di alta scuola – ricorda molto quei lavori di fine cesellatura del compianto Hal Willner – del pensiero musicale del chitarrista americano. Il tutto è eseguito con estremo equilibrio, con un rispettoso stravolgimento del lessico friselliano, contrapponendo o invertendo gli strumenti ed estendendone colori e timbri con una formazione di grande impatto e volumetria di suoni. Gli arrangiamenti di Santimone danno tanta voce ad una sezione fiati di variegata fattura e origine, che genera nella sua diversità un suono particolare ed originale lasciando intatto l’humus friselliano. I brani suonati appartengono al repertorio noto e meno noto del chitarrista e contengono nelle loro diverse tematiche i tratti salenti della poetica friselliana che pesca nel jazz, nel folk, nel blues e nel country. Da Before we where born a Verona è un susseguirsi di sorprese, intuizioni: l’uso particolare dei clarinetti, rimandi, richiami, di risvolti intimistici e atmosfere camerali come nel capolavoro assoluto e collettivo di Probability Cloud. Consigliato!!!
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