Piacenza Jazz Fest 2021: L’ALTRO FESTIVAL

Piacenza Jazz Fest 2021: L'ALTRO FESTIVAL



Piacenza Jazz Fest 2021: L’ALTRO FESTIVAL



In base all’evolversi della situazione pandemica che da oltre un anno flagella il pianeta, e in particolare in base ad eventuali future restrizioni (che tutti noi non ci auguriamo!), potrebbero anche quest’anno mancare all’appello alcune delle pietre miliari che hanno contraddistinto negli anni il Piacenza Jazz Fest, come le iniziative con le scuole e per il sociale (concerti portati negli ospedali, nelle case di riposo e in carcere). Sotto il cappello dell’Altro Festival, da sempre vanno le iniziative cosiddette “collaterali” che permettono di coinvolgere il maggior numero di persone possibili: eventi destinati a tutti, anche a coloro che forse sono più restii ad entrare in un teatro o non avrebbero occasione né modo per andare a un concerto.



SPECIALE CAPOLINEA

Domenica 19 settembre, a partire dalle ore 16.30 al Milestone Live Club, avrà luogo lo “Speciale Capolinea”, che prevede la proiezione del documentario dal titolo “Quando a Milano c’era il Jazz”, un ricordo e tributo a uno dei luoghi italiani che più hanno reso grande la musica afroamericana per oltre trent’anni, dal 1968 al 1999: “Il Capolinea”. A corollario, prima e dopo la proiezione, la performance di due dei protagonisti di quel fortunato periodo, il clarinettista Alfredo Ferrario in quartetto e il pianista Piero Bassini in piano solo.



NON SOLO MUSICA: TEATRO E POESIA

Una collaborazione tutta nuova che nasce in occasione di questa edizione del festival è quella tra il Piacenza Jazz Club e il Piccolo Museo della Poesia San Cristoforo, di recente costituzione e a cui si augura una lunga vita. Martedì 28 settembre nella suggestiva loro nuova sede, la chiesa sconsacrata di San Cristoforo, appunto, si terrà una performance completamente improvvisata che vedrà due musicisti e un poeta ispirarsi a vicenda in modo assolutamente estemporaneo. Un’esplorazione sui confini tra le due arti, laddove la poesia si colora di musica e viceversa. Sempre sul filo dell’improvvisazione momentanea e nato dall’incontro tra due associazioni culturali molto attive nel piacentino, Piacenza Jazz Club e TraAttori, ecco “Free”, un dialogo tra l’improvvisazione jazz e l’improvvisazione teatrale. Uno spettacolo che ad ogni rappresentazione non manca di stupire e affascinare il pubblico, attraverso il dialogo tra due forme di improvvisazione: il Jazz e il Teatro. L’improvvisazione musicale tipica del Jazz assume la forma di una jam session, mentre quella teatrale lascia fluire liberamente il racconto in un’atmosfera di mutuo scambio, creando uno spettacolo improntato al divertimento e alla mutua ispirazione creativa. Lo spettacolo, in collaborazione con Teatro GiocoVita, si terrà al Teatro dei Filodrammatici giovedì 21 ottobre.



SPECIALE ORNETTE COLEMAN

Nel 2020 ricorrevano i novant’anni dalla nascita di Ornette Coleman, che il Piacenza Jazz Club aveva scelto di onorare adottando la sua effigie per la tessera associativa annuale. Sulla scia di queste celebrazioni va annoverata anche una serie di eventi a lui dedicati organizzati all’interno del festival. Grazie alla collaborazione con la casa distributrice Reading Bloom, sabato 23 ottobre al Milestone Live Club, tutti coloro che saranno interessati ad approfondire la sua figura, potranno apprezzare la proiezione dell’importante documentario “Ornette: Made in America” girato nel 1985 dalla regista americana Shirley Clarke, autrice di un pregevole spaccato sulla vita dell’artista. La visione del film sarà introdotta da un concerto ad hoc degli ShapeX con “Ornettiana”, il cui repertorio raccoglie alcuni tra i più bei brani mai scritti da Coleman, come una delle possibili interpretazioni di esperienza pratica di ascolto e performance della sua musica.
Il tutto sarà preceduto, alle ore 15:30 dalla Conferenza di Maurizio Giammarco dal titolo “”Sonny Rollins e Ornette Coleman: due coetanei a confronto”. Giammarco è anche autore di un fortunato libro su Sonny Rollins e in quest’occasione parlerà del rapporto tra due mostri sacri del Jazz quali Rollins, appunto, e Ornette Coleman, non solo coetanei, essendo entrambi nati nel 1930, ma con più punti in comune di quanto, di primo acchito, i conoscitori del Jazz potrebbero supporre.



IL JAZZ VA A SCUOLA (in collaborazione con I-Jazz e Italian Jazz Club)

Anche quest’anno, restrizioni permettendo, sono in programma lezioni-concerto per Licei “Gioia” e “Respighi” e non è escluso che alcuni artisti presenti in cartellone saranno coinvolti per portare la loro esperienza in qualche fortunata classe delle Scuole primarie di primo e secondo grado di città e provincia. In fase organizzativa, per il mese di ottobre, anche il ritorno dei “Jazz Pedibus”, con band dixieland che accompagnano a scuola gli alunni a ritmo di Jazz.



LIBRI DI JAZZ

Numerosi e intriganti saranno gli appuntamenti con le più interessanti uscite editoriali divulgative o di approfondimento attorno al mondo del Jazz dell’ultimo periodo. Proprio in concomitanza con il concerto della sera, giovedì 23 settembre il giornalista e scrittore Flavio Caprera presenterà, all’Auditorium Mannella del Conservatorio piacentino, il libro appena uscito sul pianista che si esibirà in serata: “Franco D’Andrea – un ritratto”. Nella stessa occasione parlerà inoltre di uno dei suoi libri più noti, il “Dizionario del Jazz italiano”. All’esterno della libreria “Pagine”, nella galleria San Donnino, sabato 16 ottobre l’esperto e critico musicale Flavio Massarutto, coadiuvato dal musicologo Stefano Zenni, presenterà il suo libro “Il Jazz dentro. Storia e cultura nel fumetto a ritmo di Jazz”, edito da Stampa Alternativa. Il libro è veramente illuminante perché riesce, attraverso esempi vivaci e mai banali, ad evidenziare come i fumetti abbiano raccontato l’impatto del Jazz sulla società americana, europea ed italiana, attraverso una serie di capitoli dove le questioni dell’identità nazionale, razziale e di genere, rivelano paure e desideri inconfessati, stereotipi ancora oggi presenti, istanze di liberazione sociale ed esistenziale.



APPROFONDIMENTI

Numerose saranno, anche in questa edizione, le occasioni per approfondire aspetti dell’universo multiforme del Jazz, aperte a tutti, sia a coloro che hanno fatto o vorranno fare della musica la loro professione, sia agli appassionati. Due, delle tre conferenze previste, saranno in collaborazione con il Conservatorio Nicolini di Piacenza nell’auditorium Annalisa Mannella. Sabato 2 ottobre sarà il musicologo Marcello Piras, vero “scienziato” della musicologia afroamericana, a conversare sul tema dell’arte della fuga di John Lewis, celebre pianista, compositore e arrangiatore americano che diede un altissimo contributo di qualità al mondo jazzistico. La settimana successiva, sabato 16 ottobre, il musicologo Stefano Zenni incentrerà il suo incontro sul tema del “free jazz” con il titolo: “Non proprio free. Da Miles a Ornette, il jazz cambia forma”.



JAZZ BRUNCH

Si confermano quest’anno i due Jazz Brunch, che aiutano a ritagliarsi una parentesi dall’affanno, forse perché si ascolta buona musica e si gustano alcune sfiziose prelibatezze nel giorno più rilassante della settimana, la domenica. Al Dubliners Irish Pub sarà l’organ trio Cultreri-Poli-Abeni il protagonista per il brunch in programma domenica 3 ottobre alle ore 12.30, mentre al settimo piano dell’Albergo Roma, con un panorama mozzafiato sulla città, domenica 10 ottobre, sempre alle ore 12:30 si esibirà il Dario Napoli Modern Manouche Project.



MASTERCLASS

In collaborazione con il conservatorio Nicolini, giovedì 14 ottobre dalle ore 14:30, avrà luogo una mastrclass a frequenza gratuita (iscrizione obbligatoria) con il clarinettista Marco Colonna.



WORKSHOP

In collaborazione con I-Jazz, Italian Jazz Club, 4° Circolo di Piacenza e gli istituti comprensivi di Bobbio, Lugagnano, Pianello e San Nicolò.
Decisamente interessante (replica a grande richiesta dopo il successo di qualche anno fa) il workshop “CircleLand Educational”, del vocal coach Albert Hera – organizzato in collaborazione con 5 istituti scolastici del territorio – su improvvisazione corale e libertà esecutiva che si terrà presso la Milestone School of Music in due week-end (24/25 settembre e 15/16 ottobre), utile soprattutto agli educatori. Il noto didatta vocale condurrà un workshop di 18 ore in due fine settimana per 30 persone al massimo.



INCURSIONI JAZZ

Le incursioni jazz allieteranno a suon di Swing alcuni luoghi a sorpresa, una breve ma godibilissima pausa dalle attività nelle quali ciascuno è coinvolto durante la normale routine quotidiana. Un momento di distensione che aiuta ad accantonare per un po’ le preoccupazioni, infondendo allegria e dando una marcia in più a tutta la giornata. A cura di una small band di jazz tradizionale, come nella migliore tradizione dixieland che si rispetti, sarà un altro modo per far vivere alla città il suo mese di Jazz e per far entrare la musica dal vivo in luoghi dove mai è stata suonata, come negozi, bar, grandi magazzini, uffici e, perché no, anche qualche scuola.



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