I concorsi del Piacenza Jazz Fest

I concorsi del Piacenza Jazz Fest



I concorsi del Piacenza Jazz Fest




Il Piacenza Jazz Fest è in programma per il prossimo autunno ma vive un’anteprima già adesso, con lo svolgimento delle finali del Concorso a esso abbinato, quello per Giovani Talenti del Jazz italiano dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori del Piacenza Jazz Club prematuramente scomparso, Chicco Bettinardi. Il Concorso è arrivato alla sua XIX edizione grazie all’immancabile sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e al contributo di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy. Inoltre quest’anno il Concorso è reso possibile anche grazie al contributo del Comune attraverso il bando “Piacenza riparte con la Cultura”.



Dopo la prima, dedicata alla sezione dei solisti, in questa seconda finale tocca ai gruppi. Nonostante le numerose candidature arrivate quest’anno, la giuria ha selezionato solo quattro formazioni invece delle consuete cinque, che si esibiranno sabato 12 febbraio alle ore 21.30 presso il Milestone Live Club, il locale di musica dal vivo del Piacenza Jazz Club.



Nel corso della serata ciascuno degli ensemble finalisti potrà eseguire tre brani. La scelta di tutti e quattro i gruppi in gara è stata quella di proporre due brani di loro composizione e uno standard, obbligatorio per regolamento.



Ad ascoltarli con grande attenzione, oltre al pubblico in sala, vi sarà la giuria che decreterà i primi due classificati, ai quali andranno 1.600 euro oltre all’ingaggio per l’edizione 2023 del Piacenza Jazz Fest nel caso del gruppo al primo posto, un assegno di 800 euro per il secondo posto. La Giuria, composta da musicisti ed esperti del settore, è presieduta dal sassofonista, compositore e insegnante al conservatorio di Milano Tino Tracanna, coadiuvato nella scelta dal M° Giuseppe Parmigiani, Jody Borea, esperto di musica afroamericana, dai giornalisti e critici musicali Oliviero Marchesi, Aldo Gianolio per “Jazzit”, Luca Conti, direttore della rivista “Musica Jazz” e Paolo Menzani per “Piacenza Sera”.



Primi sul palco saranno i Michele Sannelli & The Gonghers, gruppo in cui, oltre al leader Michele Sannelli al vibrafono, suonano Edoardo Maggioni alle tastiere, Davide Sartori alla chitarra, Stefano Zambon al contrabbasso e Fabio Danusso alla batteria. Nati nel 2017 come progetto della tesi del vibrafonista Michele Sannelli presso il conservatorio Verdi di Milano, il loro obiettivo è quello di sperimentare e fondere i due generi che più gli stanno a cuore, e cioè il Jazz e il prog Rock. Il quintetto, infatti, riprende il sound tipico delle band prog degli anni ‘70 per mitigarlo e svilupparlo in sonorità più attuali, con inserti di Jazz moderno e di estetica contemporanea-minimalista. Comune denominatore delle composizioni originali proposte sono tempi dispari, armonie modali e tanta energia.



Subito dopo si esibirà il quartetto dei Carujazz, con Stefano Bergamaschi alla tromba, Francesco Negri al pianoforte, Andrea Di Bella al basso e Giorgio Emiliano Matera alla batteria. I Carujazz nascono nel cuore di Genova, detti proprio “caruggi”, da un incontro di giovani musicisti provenienti da varie parti d’Italia. Grazie alla curiosità musicale e al talento dei componenti, gli arrangiamenti di standard jazz che propongono e i loro brani inediti sono innovativi e brillanti, sempre alla ricerca di una nuova chiave di lettura del repertorio.



La Luce di Algeri è il nome del terzo gruppo, il cui leader è uno dei più interessanti contrabbassisti della nuova generazione, Loris Leo Lari, che vanta prestigiose collaborazioni in ambito Jazz ma non solo (Ornella Vanoni, Paolo Fresu, Achille Succi, Bebo Ferra, Fulvio Sigurtà e molti altri). Insieme a lui saranno Francesco Orio al pianoforte, Stefano Bruni alla chitarra e Davide Bussoleni alla batteria. La loro musica è composta interamente da Loris Leo Lari; si tratta di composizioni originali dal suono fresco, che hanno come centralità la melodia e coinvolgono sonorità e ritmi etnici ascoltati e sperimentati durante i numerosi viaggi e rielaborati in un genere che spazia dal Jazz all’alternative Rock a evocazioni di musica classica, pur mantenendo un suono prettamente acustico.



Il quarto e ultimo gruppo in gara per questa XIX edizione del Concorso è il Nameless Quartet, dalla provincia di Vicenza, una formazione guidata da Michele Tedesco, trombettista diplomato al conservatorio di Vicenza sia in tromba che in pianoforte. Attualmente Tedesco alterna l’attività di docente a quella concertistica in orchestra e con grandi musicisti come Fabrizio Bosso, Mauro Ottolini, Andrea Giuffredi e Fabiano Maniero. Insieme a lui suoneranno Luca Dalla Gasperina al pianoforte, Federico Lincetto al contrabbasso e Thomas Zausa alla batteria.



Il vincitore della categoria Solisti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per giovani talenti del Jazz italiano è il flautista Aldo Davide Di Caterino della provincia barese (24 anni), al secondo posto il sassofonista Pietro Mirabassi, di Perugia (coetaneo 24enne). Il premio del pubblico è andato invece al trombettista Cesare Mecca (25 anni), originario della provincia di Torino. La prima delle finali per questa edizione 2022 del Concorso, la diciannovesima, ha visto confrontarsi i cinque solisti selezionati sulla base del materiale audio inviato al momento dell’iscrizione. Le altre sezioni, quelle relative ai gruppi e ai cantanti si svolgeranno i prossimi sabati e, più precisamente, 12 e 19 febbraio sempre alle ore 21.30 presso il Milestone Live Club di via Emilia Parmense 27. A organizzare il Concorso è il Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy e, da quest’anno, del Comune di Piacenza.



I nomi dei due primi classificati, Di Caterino e Mirabassi, sono stati annunciati sabato sera dal presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali al termine di una finale con esecuzioni di grande livello tecnico e di grande sensibilità musicale, come avviene sempre più spesso con questi giovanissimi talenti del jazz italiano. Ad apprezzarne le capacità vi era una Giuria di musicisti ed esperti del settore, presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani, sassofonista, compositore ed arrangiatore. Insieme a lui tre musicisti di grande esperienza che hanno accompagnato i finalisti nel corso delle loro esibizioni: Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Gli altri componenti erano Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, il critico musicale della rivista “Musica Jazz” Giancarlo Spezia e Giuseppe “Jody” Borea, esperto di musica afroamericana e docente della Milestone School of Music.



Al primo classificato è andato un assegno del valore di 1.200,00 euro più un ingaggio nel cartellone del Piacenza Jazz Fest 2023, al secondo un assegno di 600,00 euro.



Nel corso della finale è stato assegnato inoltre un premio ambito seppur simbolico: il Premio del Pubblico, sulla base dei voti degli spettatori presenti, che ha scelto la tromba di Cesare Mecca.



Le performance dei finalisti saranno visibili tra alcuni giorni sul canale YouTube del Piacenza Jazz Club.



Il Concorso si concluderà sabato 19 febbraio sempre al Milestone Live Club con l’ultima finale dedicata alla categoria dei cantanti.



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