Ilaria Capalbo – Karthago

Ilaria Capalbo - Karthago

Bluenord Records – 2022



Ilaria Capalbo: contrabbasso

Thomas Backman: sax alto, clarinetto

Fredrik Nordström: sax tenore, sax baritono

Andreas Hourdakis: chitarra

Fredrik Rundqvist: batteria

Tobias Wiklund: cornetta in Beloved

Mats Äleklint: trombone in Beloved





Ilaria Capalbo ha costruito con attenzione la sua cifra stilistica, attraverso una visione musicale che mette in relazione anime e prospettive diverse. Nelle sue composizioni si incrociano il richiamo ai maestri, in particolar modo quelli maggiormente rivolti alla ricerca di soluzioni innovative, e il punto di vista personale, una combinazione creativa di libertà e scrittura che conduce in maniera naturale e fertile l’interplay tra i musicisti coinvolti e la presenza, sullo sfondo ma sempre ben individuabile, delle matrici mediterranee da una parte e del jazz nordico dall’altra.


“Karthago” segue nella discografia di Ilaria Capalbo due dischi realizzati come co-leader, vale a dire “Invisible Atlas” registrato in duo con il pianista Stefano Falcone e “Back Home” pubblicato con il Kosmos Trio, sempre con Falcone al pianoforte e con Giovanni D’Alessandro alla batteria. “Karthago” risulta così il primo lavoro realizzato come leader dalla contrabbassista e sviluppa in maniera coerente gli elementi citati sopra e le premesse presenti nei due dischi precedenti: una traiettoria proposta con approccio, allo stesso tempo, programmatico e fluido: la contrabbassista applica e dirige i vari elementi portati nel disco con personalità e spontaneità, avendo bene in mente quelli che sono i propri obiettivi e le direzioni espressive da seguire e, insieme, senza forzature inutili e direttive rigide. Le otto tracce originali firmate da Ilaria Capalbo vengono così affidate ad un quintetto capace di coniugare con vitalità e disinvoltura i diversi spunti: la centralità armonica affidata alla chitarra elettrica e la frontline formata da due sassofoni offrono spazi di libertà maggiore per gli interventi dei vari componenti del quintetto e combinazioni timbriche meno consuete; la scelta di registrare con una formazione composta da musicisti della scena nordica rende ulteriormente immediato l’approccio ai brani e l’andamento del disco nella sua totalità; la visione complessiva, infine, di Ilaria Capalbo rappresenta il riferimento utile per le improvvisazioni e per i vari interventi a supporto del solista di turno, la traccia sicura con cui confrontare esperienze ed intuizioni.


La dimensione cameristica di “Invisible Atlas” e la scelta di centrare “Back Home” intorno ad un nume tutelare come Lennie Tristano, si ampliano nella direzione narrativa di “Karthago” e nella pluralità di voci disposte nei vari brani dalla contrabbassista. Un lavoro maturo e gestito con eleganza da Ilaria Capalbo, capace di non perdere la freschezza del punto di partenza e di rilanciare con sicura prontezza le proprie idee musicali.


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