Autoprodotto – 2022
Achille Meazzi: composizione, oud, laouto greco, ronroco, chitarra, kalimba, arpa celtica
Nico Catacchio: contrabbasso, basso elettrico
Nicola Mantovani: sax tenore, sax soprano
Eduardo Amedeo Meazzi: cajon set drum, tamburi a cornice, darbouka, hang drum, percussioni
Nadio Marenco: fisarmonica
Gianni Satta: tromba. flicorno
Eliana Piazzi: percussioni, siku
Antonio Arcari: basso fretless
Il titolo del disco è mitologico, così come lo è la loro musica: solare, evocativa, intima, umana e terrestre nelle sue particolarità e soprattutto senza frontiere, mentali e fisiche. È l’ultimo lavoro degli Aksak Project, un gruppo di musicisti formidabili la cui musica in maniera riduttiva e forse impropria si può definire world, ma che contiene nel suo patrimonio genetico tutte le caratteristiche per andare oltre i generi e farsi musica con la M maiuscola. Argonauti è un viaggio tra le genti, vi si coglie il respiro, gli odori e umori di donne e uomini che costruiscono le loro storie quotidiane tramandate nel tempo. Ci sono i profumi del mare greco trasportati da uomini e carovane che hanno percorso le strade del mondo antico e moderno con il loro bagaglio di ricordi e sapori. La loro è una musica di pace e amicizia, di valori e umanità, popolare, individuale e collettiva allo stesso tempo che si nutre di sentimenti, passioni e orizzonti. C’è la tradizione e l’innovazione, il passato e il futuro suonati attraverso la mediazione del presente per rendere il momento dell’ascolto una festa solitariamente universale.
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