AMP Music & Records – 2022
Alberto Dipace: pianoforte
Danilo Gallo: contrabbasso, toys
Ferdinando Faraò: batteria, percussioni
“A Dreamy Journey” è un disco a cui ci si appassiona ascolto dopo ascolto. Trasuda cromia e panorami. È una lunga narrazione estatica ed estetica, contemplativa e dinamica, sentimentale e appassionata, sognante e maledettamente realistica: un viaggio metaforico tra le arterie della vita e i valori della musica. Dipace si divide tra la classica e il jazz, d’avanguardia, o meglio la classica la si ode nella sua musica, nel suo tocco, come una sorta di sub strato formativo, basilare. Poi è il jazz quello che ha la meglio, che lo pervade e gli affida le responsabilità di sperimentare al di là delle frontiere e dei recinti. Alcuni suoi tocchi ricordano l’allegra tristezza di Tristano, la geometria dell’assunto che in Dipace si stempera con la melodia e la presenza continua del ritmo (Danilo Gallo e Ferdinando Faraò), del battito cardiaco come conferma dell’esistere, della carnalità degli strumenti, della materialità del contenuto sonoro. E così che comincia il capitolo iniziale di “A Dreamy Journey”, un resoconto fluviale e panteista intitolato Gently Flowing River che sfocia nella vitalità infantile di The Growing Child. Il fiume attraversa le montagne tra penombre, squarci di luce e distese di alberi in Behind The Mountains. In questo viaggio solitario arriva, forse insperato, l’incontro dell’altro, la fine dei timori, l’accantonamento delle paure e la certezza che “A Dreamy Journey” condurra l’ascoltatore verso un Neverending Journey di armonica bellezza.
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