Nelide Bandello Bar Tritolo – Milagro

Nelide Bandello Bar Tritolo - Milagro

Nelide Bandello: batteria
Piero Bittolo Bon: sax alto, sax baritono
Enrico Terragnoli: chitarra elettrica, podophone
Giancarlo Bianchetti: chitarra elettrica a 7 corde

Flying Robert Music – 2022

 

 

Se interpellate qualsiasi musicista jazz e lo interrogate sui generi musicali capirete come questa suddivisione vale solo per coloro che scrivono di musica ma certamente non per i musicisti che ovviamente non la comprendono.

Il veronese Nelide Bandello esplica con chiarezza questo concetto realizzando un album che come il dripping del pittore Jackson Pollock lascia depositare sulla tela sonora un eteroclito e infuocato denso strato di forme musicali che attraversano i territori tra rock, jazz, hard core, funky, punk, new wave ecc.

L’ascolto è reso effervescente dal drumming di Bandello che incalza le tracce spostandone sempre il climax che viene ritardato all’infinito. Per questa seconda prova con il combo Bar Tritolo troviamo come novità la chitarra di Giancarlo Bianchetti.

In generale l’approccio al materiale è ruvido e fantasticamente intriso di un anima rock.

Artritolo pone immediatamente le coordinate dell’album, con la chitarre sporche e dal vago sapore lisergico. Bittolo Bon spinge fino al parossismo il sassofono e la batteria che danza tra ritmi punk e intermezzi con tempi dispari che ricordano il progressive rock.

Poda Poda percorre strade tortuose libere da ogni pregiudizio con la chitarra di Terragnoli in evidenza in un viaggio informe e scontroso.

P. Genius si muove dal chorus sghembo e ostinato per approdare ad una infinita dilatazione sonora inquietante a tratti. Le voci degli strumenti si intersecano quasi a cercare una libertà e una autonomia rispetto agli altri.

Se Suellen Parker Bowles delinea in poco meno di due minuti la perfetta sigla iniziale di una fiction che potrebbe essere girata solo da David Lynch, Blind Dumb and Polite si espande per sovrapposizioni dall’arpeggio iniziale della chitarra come le onde di un sasso gettato in acqua.

In sintesi un progetto che mantiene le promesse e che innesta la voglia di aprire le orecchie e la mente verso territori inesplorati, per rimanere con lo sguardo attonito, come il protagonista del film i Quattrocento Colpi di François Truffaut quando osserva per la prima volta il mare.

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