Vanessa Tagliabue Yorke – The Princess Theatre

Vanessa Tagliabue Yorke - The Princess Theatre

Vanessa Tagliabue Yorke: voce, composizione, arrangiamenti
Paolo Birro: pianoforte
Fabrizio Bosso: tromba

Azzurra Music – 2022

 

La voce di Vanessa Tagliabue Yorke sembra provenire da lontano, da un posto recondito nel tempo, da una vecchia radio di un racconto distopico. Si insinua nella mente da lontano e come una folata di vento ti raccoglie e porta via nel suo mondo. Il suo è un universo di sogni che fluttua nell’etere leggero e onirico, sospeso tra illusoria finzione e realtà. Il titolo del disco, The Princess Theatre, nonostante sia dal vivo, ci illude che abbia delle affinità con il presente: è solo un concetto astratto che richiama mondi del jazz che appartengono al passato/presente della Yorke. A Flower Is Lovesome Thing di Billy Strayhorn, che apre il disco, si incastona direttamente in questo suo mondo fiabesco, pregno di liricità e poetica trasfigurazione. Paolo Birro al pianoforte, solitario, la circonda di suoni discreti ma pieni di significati concreti, così da rendere palesi le allusioni canore. Il registro cambia, diventa più diretto con I Cover The Waterfront. L’atmosfera si tinge di luci, s’illumina alla luce di piccoli fuochi d’artificio che compaiono all’orizzonte della narrazione. The Princess Theatre è un focalizzarsi sulla forma canzone, dove la Yorke, destreggiandosi tra gli umori, come fossero dei marosi, ne dà una interpretazione calda, ricca di sensazioni e passioni. Da Stardust a The way you look tonight a Too young to go steady per finire a Ballad for very tired and very sa lotus eaters la cantante trascina l’ascoltatore nel suo mondo che è di un tempo ma che non ha più tempo. Il sodalizio con Paolo Birro al pianoforte è perfetto, simbiotico, totalizzante. Ci sono nel disco anche brani originali, I’ve stolen a dream, Leon, Ever e Don’t leave me, scritti dalla Yorke da cui si percepisce il suo essere avvezza a frequentare e coltivare le arti poetiche. Un connubio riuscito di parole e musica, esattamente un lavoro alto, sulla forma canzone, un mondo che lei certifica con una splendida versione di Notturno di Maurizio Fabrizio. The Princess Theatre annovera anche due camei di Fabrizio Bosso, seconda voce e contrappunto in I’ve stolen dream a e Aedh Wishes for the Clothes of Heaven.Segui Flavio Caprera su Twitter: @flaviocaprera