Firenze Jazz Festival
Per l’edizione 2023, il Firenze Jazz Festival rilancia e incrementa la sua durata, con due settimane di concerti, grandi jazz star e nuove proposte, in alcune tra le più belle location di Firenze. Nasce infatti una nuova declinazione della manifestazione, volta a venire incontro a diversi tipi di pubblico: una parte più “collinare”, dal 5 al 9 settembre, ed una più collegata all’alveo fluviale dell’Arno, dal 12 al 17 settembre.
Anche quest’anno Musicus Concentus è uno dei partner del Festival e proporrà al pubblico fiorentino due grandi concerti, che si terranno entrambi venerdì 15 settembre sul palco del main stage in Piazza del Carmine: quello degli Insieme, alle ore 20.30, e quello degli Area Open Project, alle 22.30. Il costo del biglietto è di 3,50 € e permette l’accesso ad entrambi i concerti.
Anni ’70 a Firenze. Anni complicati, sotterranei, esplosivi, innovativi. Magici. Tanto fermento giovanile creativo, culturale, musicale, artistico, politico, sociale. Sono gli anni in cui nascono progetti e band importanti per il suono di questa città. Sensation’s Fix, Bella Band, Spettri, Collettivo Victor Jara, E con loro ecco gli Insieme, composto da quattro giovanissimi di cui si continuerà ancora a parlare negli anni seguenti: Daniele Trambusti, Marco Lamioni, Nicola Vernuccio e Francesco Maccianti.
Quattro liceali con una grande passione per il Jazz-Rock che si trovavano a passare lunghi pomeriggi a suonare ed a confrontarsi in lunghe ed accese discussioni su quale fosse la “vera” musica. C’era anche tanto studio e voglia di fare e le interminabili jam session partorirono una serie di brani che vennero immortalati grazie alle apparecchiature di Franco Falsini e dei Sensations’ Fix, un importante gruppo di rock prog, di quegli anni. I nastri di quel disco (progettato ma poi mai uscito) sono stati recentemente riscoperti, e da questo ritrovamento è nato è nato un lavoro di restauro, remixaggio e mastering che ci permette, come in una capsula spazio-temporale, di rituffaci nelle atmosfere di quegli anni. E da questo lavoro è nato finalmente l’album, un vinile, che giunge per la prima volta nei negozi grazie alla storica etichetta Materiali Sonori.
I punti di riferimento della musica degli Insieme arrivano dall’America del Miles Davis elettrico, dei primi Weather Report, della Mahavishnu Orchestra, ma anche dalla Londra dei Soft Machine e dei Nucleus e dell’esempio degli italiani Perigeo. Un album con tanta energia, passione ed una grande forza. Un album per gli amici, vecchi e nuovi. E dedicato agli amici che non sono più con noi. Ed in particolare a Marco Lamioni, il chitarrista degli Insieme, scomparso nel 2017. Marco aveva proseguito nel suo lavoro come musicista, produttore, insegnante e compositore. Ed è a lui che questo album e questo concerto sono dedicati.
Al Firenze Jazz Festival 2023 Patrizio Fariselli e gli Area Open Project eseguiranno dal vivo l’integrale di Arbeit Macht Frei, il primo disco degli Area, nel cinquantenario della sua pubblicazione (1973–2023). La prima nazionale di questo evento si è tenuta lo scorso 6 aprile al Teatro Lirico-Giorgio Gaber di Milano, in occasione del concerto commemorativo della CRAMPS Records e di Gianni Sassi. Gli Area, International Popular Group, fondati da Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Eddy Busnello, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Patrick Djivas, crearono e suonarono questi brani complessi e suggestivi dal 1972 sino all’inizio del 1974. Successivamente, con l’uscita di Busnello e Djivas dal gruppo e l’ingresso di Ares Tavolazzi, si dedicarono al nuovo materiale di Caution Radiation Area abbandonando il precedente repertorio e in parte il “sound” dei primordi.
Un viaggio alla riscoperta di gemme musicali: se infatti solo il brano “Luglio, agosto, settembre (nero)” è tuttora eseguito dagli Area Open Project (ma è stato oggetto di cover e riarrangiamenti da parte di innumerevoli altri musicisti), nessuno invece ha più avuto modo di ascoltare in concerto “Consapevolezza”, “240 Km da Smirne”, “Le labbra del tempo”, “Arbeit Macht Frei” e “L’abbattimento dello Zeppelin” che tornano così a risuonare dal vivo dopo lungo tempo.
In un attento lavoro di cucitura, Patrizio Fariselli non solo ha curato l’arrangiamento e l’orchestrazione dei pezzi che compongono Arbeit Macht Frei, ma ha recuperato parti inedite, tracce e sonorità che il gruppo eseguiva in concerto e mai apparse su disco.
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