Lelio Luttazzi non ha bisogno di presentazioni ma di essere ascoltato. Nico Gori lo fa attraverso questo piacevole e interessante progetto dove riesce a raccontare con dovizia sonora la maestosità della figura di un artista a tutto tondo. Lo fa coadiuvato dall’orchestra e dalla guida sapiente del maestro Gabriele Comeglio. Ugo Nespolo ha confezionato la copertina di un disco che festeggia i cento anni della nascita di Luttazzi, e lo swing, a lui caro, dell’orchestra è la colonna sonora della sua festa. Ci sono nel disco anche ospiti speciali come Fabrizio Bosso, Luca Barbarossa, le Blue Dolls, Stefano Bollani e Drusilla Foer. Oltre il blu si apre con Slow Dance – Sognerai con me, un pezzo d’altri tempi che lascia immaginare scenari alla Gatsby e insegne alla Broadway. Era il mondo di Luttazzi ben scelto e riprodotto da Gori. Un mondo che fa rivivere in chiave moderna l’immaginazione musicale del pianista triestino. Showman, oltre che musicista, ha riportato nelle sue composizioni quel senso di grandezza, di vastità del palcoscenico che può essere tenuto e occupato da un’orchestra, unica in grado di raffigurare sogni e passioni, Nnammurammece. Tra gli undici brani del disco, ci sono anche alcuni suoi inediti come Oltre il blu, Armstronglogy e Poi c’è sempre la musica, un omaggio dello stesso Gori al maestro intitolato Un valzer per Lelio. Cos’altro aggiungere: disco godibilissimo, modernamente nostalgico e pregno di buona musica.
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