Christian Pabst: pianoforte, Fender Rhodes
Francesco Pierotti: contrabbasso
Lorenzo Brilli: batteria, percussioni
Ilaria Forciniti: voce
Federico Cili: fisarmonica
Jack Sick Records – 2023
La camera a sud di Christian Pabst ha un nome: The Palm Tree Line. Il pianista tedesco di stanza in Italia, assieme al suo nuovo trio, rivolge lo sguardo verso un immaginario ed esotico meridiano. C’è il sud Italia nella sua musica ma anche l’America latina, il folklore, la canzone popolare, il sole, la sofferenza, la nostalgia e l’amore per una terra dura ma bella e passionale. È interessante lo sguardo che pone il pianista su alcune composizioni popolari che ripropone nel disco. È uno sguardo di meraviglia, stupore e nello stesso tempo di curiosità e attaccamento a una terra che vuoi che sia anche tua perché appena scoperta e abitata. The Palm Tree Line si apre con Mambo, una composizione di Leonard Bernstein colorata prima dal Rhodes e poi esotizzata dal pianoforte. Prosegue con una versione moderna e dinamica di Amarcord di Nino Rota: andamento segnatamente jazzy con tratteggiature monkiane. Più terrestre e bluesy è la splendida versione di Amara Terra Mia, mondializzata da Domenico Modugno. Il canto di Ilaria Forciniti e la fisarmonica di Federico Cili ne accentuano la drammaticità rendendo veritiere passione e amore. Di forte presa sono le popolari e fascinose Un’ora sola ti vorrei e O cielo ce manna sti ‘ccose, mentre Alhambra e Dejame llorar ricuciono le distanze latine infondendo nostalgia, ritmo e solarità. Con sguardo e atteggiamento poetico Pabst chiude questo suo viaggio discografico. Lo fa al Tramonto, che non vuol dire fine ma solo un ricominciare con luce diversa ad ascoltare questo disco bello e affascinante.
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