Andre Roligheten – Marbles

Un’apertura alla Rollins, con tanto di accenni di calypso, da vita a Marbles, il nuovo disco del sassofonista norvegese André Roligheten. Molto conosciuto per le sue innumerevoli collaborazioni e duttilità nell’affrontare diversi generi di jazz, con questo disco, in cui presenta una nuova formazione di protagonisti del jazz scandinavo, ci da un saggio anche delle sue capacità compositive. In Marbles manca un pianoforte e la funzione armonica viene portata avanti dal vibrafono di Mattias Stahl e dalla chitarra Johan Lindstrom. In compenso ne deriva un suono compatto, dal timbro riconoscibile, grazie anche al lavoro di supporto di Jon Rune Strom al contrabbasso e a Gard Nilssen alla batteria. Il disco si apre con Sonny River, di cui si parlava all’inizio di una sorta di calypso che richiama il sassofonista americano, ma Roligheten poi è bravo a trasformare il tutto in un pezzo improvvisato naturalmente tornando sempre al tema iniziale. Sicuramente è una caratteristica compositiva quella di Roligheten che viene fuori ad ogni brano, anche in ballad come Ariel’s Song, e che da a un disco piacevole nell’ascolto, solare e ben suonato un che di forte imprevedibilità all’ascolto (Whale Waltz, Liv Sover). Marbles è un saggio di come si può suonare jazz contemporaneo, con la tradizione in mente, senza rinunciare a melodia e libertà creativa. Brano top: Lagoon Mist.

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