Mariel Martinez: voce
Juan Esteban Cuacci: pianoforte, organo Hammond
Silvina Alvarez: viola
Laura Asensio Lopez: contrabbasso
Lauren Stradmann: batteria, percussioni
Caligola Records – 2022
C’è tango e tango: quello classico e quello moderno, quello i cui canoni rimangono inalterati e quello in cui si sperimentano nuove strade per un pubblico diverso. Questo è il caso de La Maquina del Tango, che con Aca Lejos ci danno una loro versione di tango in progress (Loquedia I). Manca la fisarmonica nel loro gruppo, strumento iconico del tango. Esteban Cuacci e Mariel Martinez, i due leader, dimostrano che le suggestioni rimangono inalterate, le movenze e le cadenze sono le stesse ma si dotano di uno spirito moderno, diretto e coinvolgente (Melodia de Arrabal). Martinez canta, rispetto al tango, con più delicatezza, raffinatezza e spirito interpretativo, desunto forse da un retroterra jazz. Anche il pianismo di Cuacci ha una profondità e ripetitività ritmica più intensa rispetto a quella del tango tradizionale (Lluvie fue). Riporta al suo interno spunti rock, jazz divagazioni folk, amplificandone le potenzialità della tastiera e esaltandone i suoni come nello splendido panamericano Urgente urgente o nella sofisticata e sofferta Maquillaje. Poi c’è la viola di Silvina Alvarez che interviene a drammatizzare le movenze sempre sostenute su un tappeto di contrabbasso e batteria, dinamico, ecclettico e puntuale. È suo anche il lirico assolo nel brano d’atmosfera Sudestata Tonal. Ricostruita armonicamente e molto accattivante è la milonga Pena mulata che precede l’onirica Loquedia Cero; mentre la “classica” De Buenos Aires Morena subisce dei ritocchi strutturali di pianoforte che ne allargano armonicamente il tema portante. Da sottolineare ancora una volta la splendida voce e le capacità interpretative di Mariel Martinez. La title track Aca Lejos riporta in auge le capacità pianistiche di Cuacci che ben si sposano con l’intensa espressività della viola. Quella de La Maquina del tango è una riproposizione aperta e nuova del tango. Lavorano sui contorni, ne modificano i pilastri lasciando inalterate passione, forza e sensualità perché esso è Toda mi vida.
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