Roberto Ottaviano & Pinturas – A che punto è la notte

Roberto Ottaviano: sassofono soprano
Nando di Modugno: chitarra acustica, chitarra elettrica
Giorgio Vendola: contrabbasso
Pippo D’Ambrosio: batteria, percussionia

Dodicilune – 2023

 

 

 

 

 

Roberto Ottaviano torna ad incidere con “Pinturas”, quartetto pugliese al 100%, in attività dal 2008, che, con questo, arriva a pubblicare il terzo disco, due dei quali per l’etichetta Dodicilune. I primi cd comprendevano principalmente brani tradizionali o d’autore. in quest’ultima fatica, invece, prevalgono i temi originali, a firma di tutti i componenti del gruppo, con una prevalenza della “penna” del band-leader. “Pinturas” è una formazione orientata verso la world music, declinata prioritariamente verso i suoni delle terre che si affacciano sul Mediterraneo, più precisamente. Ottaviano, in un certo senso, qui si lascia trasportare dalle melodie, dalle belle armonie, prendendosi una pausa dagli ambiti più impegnati, come le proposte dell’apprezzatissimo quintetto “Eternal Love”, o come l’esito di altre collaborazioni, anche occasionali, spinte in direzione di un jazz di ricerca adeguatamente pianificato, perlomeno nella sua intelaiatura di base.
In questo album il sassofonista barese fa cantare il suo strumento di elezione, il soprano, esponendo i motivi con grazia, giusto pathos, per esibirsi, poi, in lussureggianti improvvisazioni, quasi sempre in crescendo, con i sovracuti che arrivano a scandire l’apice della tensione. Nando Di Modugno gioca di sponda con l’alter ego solistico, mettendo in mostra, con la chitarra, arpeggi sinuosi e interventi misurati, ma pieni di buone idee, quando occupa il centro della scena.
Vendola e D’Ambrosio, da parte loro, costruiscono un sottofondo ritmico mutevole, non fisso, un interfaccia in controtendenza, in certi punti, con il lavoro dei due partners, evitando, in tal modo, di far quadrare, di mettere a regime, il discorso comune. Questa elasticità ritmica costituisce un elemento a favore di “A che punto è la notte”. Non c’è niente di rigido, cioè, di ingessato nelle varie tracce, a conti fatti. Vendola è pure protagonista di assoli lirici, stilisticamente in linea con le composizioni selezionate per questa recente prova del quartetto made in Puglia.
“A che punto è la notte”, in conclusione ci permette di ammirare la capacità di Ottaviano e dei suoi sodali di confezionare un disco di un genere definito, in questo caso la world music, senza cadere, meritoriamente, nelle soluzioni facili o nei passaggi scontati.

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