Justin Salisbury – Evergreen

Justin Salisbury: pianoforte
Max Ridley: contrabbasso
Dan Nadeau: batteria

GleAM Records – 2022

 

 

 

 

 

Evergreen è il primo disco del pianista americano Justin Salisbury. È un lavoro in trio con Max Ridley al contrabbasso e Dan Nadeau alla batteria. Il suo è un esordio sfavillante, nel senso che ha una tale padronanza dello strumento da farlo sembrare un veterano con alle spalle chissà quante registrazioni. Per questo motivo il disco non delude le aspettative e l’ascoltatore rimane affascinato da una serie di composizioni, dieci, originali e a sua firma, che colpiscono per varietà dei temi ed efficacia esecutiva. Evergreen si apre con un veloce assolo di batteria per poi essere affiancato da un eloquente e scorrevole narrazione di pianoforte. È una sorta di invito all’ascolto che apre la strada all’intellettualistico e colorato Let life=true. Melodico e ispirato è Ciro, una ballad scorrevole ma non priva di voluti ostacoli sonori che si sciolgono durante lo sviluppo del pezzo. Restando in tema intellettualistico, la quarta traccia s’intitola Aurelius. Anche qui la melodia è sovrana, ingentilita da un pianismo scorrevole, apparentemente semplice e diretto, di evansiana memoria. Di natura ieratica, orientale, è Sangha, un pezzo riflessivo e religioso allo stesso tempo; mentre Interlude da la sensazione che il pianista si avventuri verso un’oscura ricerca o per lo meno di un approdo definitivo. Salisbury non rinuncia mai alla melodia anche in situazioni più intricate dal punto di vista armonico come in No Face. La sua positività rende Evergreen un disco fresco e vivace e nello stesso tempo moderno nell’approccio e nei contenuti senza somigliare a questo o a quell’altro pianista ma raccontando il suo cosciente di avere alle spalle tante storie di tastiere.

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