Gabriele Buonasorte Quartet – It’s Time

Gabriele Buonasorte ritorna al “vecchio” per raccontare il nuovo. Stiamo parlando del suo quartetto iniziale che ripresenta fresco e prorompente in questo suo nuovo disco. Diciamo subito che si sente chiaramente la sua impronta, una musica che è una riuscita miscela di generi. Contaminazione è il termine dominante nonchè il suo modus operandi, un credo infinito apertamente condiviso dai suoi sodali. Una sezione ritmica dal groove inesauribile e dotata di una incredibile forza propulsiva. Essa spinge i due fiati che interagiscono ad occhi chiusi secondo un rodato e storicizzato interplay. Angelo Olivieri, anche lui culturalmente predisposto verso le contaminazioni, suggella la narrazione con interventi improvvisati che ne valorizzano, se ce ne fosse ancora bisogna, la sua figura di solista ma anche di fine accompagnatore. Lui e Buonasorte hanno un unico respiro, spesso riescono a fondere il suono creando un originale e magmatico momento musicale. It’s Time è un progetto variegato, ogni singolo brano fa storia a sè, racconta episodi, emozioni e momenti che poi rientrano nel loro romanzo in formato disco (si pensi a And So It Began … Roots, On The Road, la splendida Aretusa Blues e l’ucronica Quicksand). Di anni ne sono passati dal loro primo cd intitolato Forward e, grazie al tempo, la musica si è fatta più matura, originale, corposa nella sua espressività jazz funky. Rivoli di rock, blues e R&B scorrono al suo interno, come sorgenti carsiche che inumidiscono la rocciosa struttura del loro suono. In questa avventura si sono uniti a loro Alessandro D’Alessandro all’organetto e Stefano Scarfone alle chitarre. Un apporto armonico e colorato che rende la miscela sonora ancora più voluminosa e accattivante. It’s Time è un disco che lascia addosso all’ascoltatore una indelebile traccia di piacere, quella sensazione di benessere che solo la buona musica riesce a produrre.

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