Talento emergente della scena jazzistica nazionale, il flautista e compositore barese Aldo Di Caterino, 26 anni, è un autentico virtuoso dello strumento, un artista originale e dotato di grandi mezzi espressivi, molto stimato anche dai colleghi più navigati ed esperti. Non a caso, un big come Enrico Pieranunzi ha detto di lui: «Non ho mai amato il flauto fino a quando non ho suonato con Aldo Di Caterino». L’occasione per ascoltare un jazzista dal sicuro avvenire come Di Caterino, laureato con lode e menzione d’onore in flauto e musica jazz al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, e un padre nobile del jazz italiano come il pianista e compositore romano è offerta dalla rassegna “JAZZaltro Giovani”, organizzata da Abeat Records nel Varesotto con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, che ha l’obiettivo di lanciare e valorizzare i musicisti Under 35: venerdì 31 maggio, Di Caterino e Pieranunzi, insieme al contrabbassista Carlo Bavetta e al batterista Cesare Mangiocavallo (altri due talenti in rapida ascesa), si esibiranno al CineTeatroDante di Castellanza (Va). Il concerto, che si annuncia imperdibile, inizierà alle ore 21 (ingresso con libera donazione). In scaletta alcuni brani composti da Di Caterino e contenuti nell’album “Amorè”, il disco d’esordio del flautista pugliese (edito da Abeat Records), una manciata di standard, arrangiamenti originali di pezzi celebri ma non solo.
Innamorato della musica brasiliana e avvicinatosi al flauto traverso all’età di sei anni, Aldo Di Caterino è un solista dal fraseggio sciolto e sicuro, capace di lirismi inaspettati e di lampi poetici. Ha già all’attivo numerose collaborazioni, tra cui spiccano quelle con jazzisti del calibro di Gabriele Mirabassi, Bebo Ferra, Dario Deidda, Roberto Ottaviano, John Surman, lo stesso Pieranunzi, Vince Abbracciante e Nando Di Modugno. Enrico Pieranunzi è tra i pianisti jazz italiano più conosciuti a livello internazionale e, nel corso della sua lunga e brillante carriera, è stato al fianco di alcuni miti leggendari, da Chet Baker a Charlie Haden, da Lee Konitz a Paul Motian, solo per citarne alcuni.
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