Matteo Paggi – Words

Matteo Paggi: trombone, conduction
Iara Perillo: flauto
Irene Piazza: violino
Anja Gottberg: contrabbasso
Anton Sconosciuto: batteria
Mona Creisson: violino, elettronica

Aut Records – 2024

Words è una felice sorpresa del trombonista Matteo Paggi. Suo ultimo disco, si presenta per essere un concept album, nel senso che ha le sembianze se non le fattezze di un laboratorio musicale. In Words Paggi sperimenta una musica senza limiti e confini, trapassa i generi per farsi essa stessa musica. Salta subito all’occhio come in questa sua “anomala” formazione manchi uno strumento armonico. Paggi punta sulla timbrica, sui toni, sulla creatività del contrabbasso e sulla lungimiranza della batteria. Inoltre, oltre a lui al trombone c’è un flauto e due violini. Ogni singolo musicista proviene da generi musicali diversi. La miscela delle loro culture genera mondi sonori che si incontrano, spesso s’intrecciano ed altre volte in solitudine creano temi che vengono ripresi dagli altri strumenti. È il caso per esempio di Dreaming of Fossaverde. Words contiene sei composizioni scritte da Paggi la cui struttura da ampia libertà ai musicisti di improvvisare e dialogare interagendo tra di loro. Il risultato è inclassificabile dal punto di vista squisitamente di genere ma è una esperienza artistica molto forte e interessante, a tratti anche fantascientifica (La gente in discoteca nel futuro). Richiede non concentrazione ma relax uditivo e predisposizione all’immaginazione perché la musica di Paggi, oltre a contenere degli evidenti tratti melodici, è creatività allo stato puro e astratta immaginazione (Morire con la sabbia fra le dita).

 

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