Fabio Zeppetella – Jazz Masters

Fabio Zeppetella: chitarra
Dado Moroni: pianoforte
Ares Tavolazzi: contrabbasso
Fabrizio Sferra: batteria

Jando Music / Via Veneto Jazz – 2023

 

Il confronto con i maestri, la possibilità di issarsi sulle spalle dei giganti per proseguirne il cammino e utilizzare la loro prospettiva per costruire le evoluzioni future del linguaggio, è sempre stata una prerogativa della storia del jazz, una risorsa da sfruttare per poter dare vita alle diverse correnti in un percorso non necessariamente lineare, alle volte anche ricco di contraddizioni e contrasti, ma pur sempre progressivo e soprattutto capace di trovare spunti nelle tante tradizioni che si sono sedimentate nel tempo e, nella fase più moderna, di accogliere soluzioni e stilemi da altri mondi espressivi. Una pratica che connaturata, in pratica, sin dall’inizio nella stessa vicenda del jazz è messa in atto da tutti i suoi grandi protagonisti.

“Jazz Masters”, il nuovo lavoro di Fabio Zeppetella, si pone in maniera naturale all’interno di questa traiettoria con i brani originali firmati dal chitarrista che riprendono le caratteristiche stilistiche di figure fondamentali come Charlie Parker, Miles Davis, Thelonious Monk, McCoy Tyner, John Coltrane, Jim Hall e Wes Montgomery per intavolare un dialogo, allo stesso tempo, rispettoso e consapevole con le loro opere, divertito e scanzonato in alcuni passaggi, sempre centrato e concepito con una visione matura e solida. Ne viene fuori una sorta di galleria di ritratti musicali, pensati per interpretare in maniera personale le atmosfere e le vicende artistiche di questi grandi maestri.

Zeppetella ha poi coinvolto in questo progetto altri tre maestri del nostro panorama jazzistico come Dado Moroni, Ares Tavolazzi e Fabrizio Sferra. Quattro musicisti che hanno alle spalle carriere assolutamente importanti, diverse tra loro per incontri, intenzioni e suggestioni ma condotte in tutti e quattro i casi a un livello altissimo. Il confronto con i maestri rappresenta percio il punto di partenza per il quartetto, l’approccio creativo e fluido e l’interplay serrato fanno scaturire un’interpretazione scorrevole e consistente nei singoli brani e nello sviluppo complessivo del disco.

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