Bobby Watson: sax alto
Duccio Bertini: direzioni e arrangiamenti
Clasijazz Big Band Pro
Clasijazz – 2024
Duccio Bertini, musicista che conosce molto bene tutto il jazz, lavora da molto tempo a progetti per grandi orchestre dove lui crea e dirige. Il suo agire sovente si svolge in Spagna, sua patria adottiva. Questa volta assieme a lui c’è un grande del jazz, il sassofonista e compositore Bobby Watson. La Clasijazz Big Band Pro è l’orchestra che Bertini dirige. Un ensamble che assomma il meglio del jazz spagnolo con alla batteria l’esperto Alessandro Fabbri. Le composizioni sono tutte di Bobby Watson e sono sette. Naturalmente il sassofonista americano è il solista in questa grande formazione. Bertini è uno che ama molto i colori, le sue sfumature e avere un numero nutrito di fiati. La Clasijazz li ha e ben nutriti e questo gli agevola il lavoro negli arrangiamenti che sono particolareggiati, tengono conto della forza dei fiati e della loro spinta. C’è da aggiungere che riesce a tenerli sapientemente a freno attraverso trame ben stabilite al cui interno si alternano gli interventi dei solisti. Bertini è un sarto capace, in grado di cucire finemente stoffe pregiate ma delicate. In questo caso le composizioni di Watson sono di natura hard bop, dotate di un forte timbro, calore e dinamicità. Alternano momenti dinamici ad altri in forma di ballad come la lirica e solare Always a friend o il blues di The Love we had yesterday. Bertini è riuscito, con sensibilità, empatia e conoscenza a valorizzare e dare un altro volto alle composizioni di Bobby Watson. Ne ha aggiornato il messaggio, modernizzato i suoni ed esteso l’arcobaleno cromatico. Si ascolti il trattamento che è stato dato a un classico di Watson come Quiet as it’s Kept. I fiati sono i protagonisti ma anche il lavoro armonico di chitarra e pianoforte non è da meno senza dimenticare il contrabbasso corposo – bello l’intro in Nubian Breackdown, una delle composizioni più interessanti di Watson – e la batteria, che sostiene sia muscolarmente che con raffinata sensibilità l’intera struttura sonora. Il disco si chiude con il cool bop di E.T.A., un pezzo dinamico che assieme agli altri ci fa conoscere il lato “spettacolare” della musica di Bobby Watson. E il merito va a Duccio Bertini e alla Clasijazz Big Band Pro.
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