Luca Tagliabue Quartet – Brezza

Musica piacevole, brani originali, atmosfera giusta, dinamiche in equilibrio e musicisti bravi a interfacciarsi e dialogare tra di loro. Sono queste le caratteristiche di Brezza, l’esordio discografico di Luca Tagliabue, armonicista cromatico. Naturalmente il titolo riporta l’ascoltatore verso un paesaggio mediterraneo, per lo più dove il clima mite condiziona feeling e suoni. La musica descrive e nello stesso tempo riproduce le emozioni di chi ha come osservatorio un punto privilegiato, un orizzonte infinito e sconfinato che nella pratica porta i musicisti a giocare con i generi usando il jazz come collante. Undici composizioni, dieci originali e una cover Our Spanish Love Song di Charlie Haden raccontata dal basso elettrico di Andrea Grumelli. A Starry Night apre Brezza. L’armonica attraversa la notte con il sostegno di una sezione ritmica discreta e di un pianoforte dialogante e creativo allo stesso tempo. Ogni brano del disco è suonato con estremo e democratico equilibrio. Eugenia Canale da un importante contributo melodico e armonico all’economia sonora di ogni singola composizione. L’alternarsi di momenti e latitudini rende il progetto universale, nel senso che abbraccia culture, per lo più popolari, e suoni che ne caratterizzano il luogo. Così Sonhando Com O Mar e Mato Grosso ci indicano quale punto segna una bussola viaggiatrice che nei suoi giri guida l’ascoltatore verso Phuket o semplicemente verso un’Onda di un mare immaginato.

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