Alessandro Lanzoni – Bouncing With Bud

Bouncing With Bud più che un omaggio al grande pianista americano è un viaggio attorno alla sua musica che Alessandro Lanzoni compie in maniera coinvolgente e personale. Powell è nell’animo del pianista fiorentino, lo ha respirato sin dai primordi della sua carriera e lo accompagna nelle sue espressioni sonore. L’impressione che si ha ascoltando il disco sin dal primo giro d’accordi di Hallucinations, brano che apre il cd, è che Lanzoni si esprima attraverso un flusso continuo di coscienza, un tirare fuori in maniera spontanea e improvvisata tutto quello che di Powell si è sedimentato nel suo corpo. Lo fa quasi sottovoce, con un timbro delicato, informale, a volte dando l’impressione di volersi esprimere in un contesto da camera, protetto e ovattato dalle pareti asettiche di un teatro. Non a caso ha intitolato un suo brano Powellerie. È una sorta di sintesi finale di un racconto costruito negli anni che ha voluto racchiudere nel disco come testamento di uno stile e un modo di suonare jazz personale e identitario. La sua prosa non è magniloquente, l’essere da solo con il pianoforte lo porta a dialogare con l’immagine di Powell senza forzare la velocità della musica, pigiare sui tasti o scaricare il fisico sullo strumento, al contrario armonizza gli spazi, espande il suono, favorisce incontri – Bud On Chopin – sfidando la complessità di una musica che per Lanzoni è unica ed universale.

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