Baldo Martinez – Musica Imaginaria

Baldo Martinez: contrabasso
Julian Sanchez: tromba, flicorno
Juan Saiz: flauto, sax tenore, sax soprano
Andres Coll: vibrafono, marimba
Joao Barrados: fisarmonica
Lucia Martinez: batteria, percussioni, voce

Karonte – KAR 7900 – 2024

Baldo Martinez esemplifica sin dal titolo del disco, “Musica Imaginaria”, il senso del nuovo capitolo della sua ricerca espressiva. Un percorso personale e creativo animato da suggestioni provenienti da ogni direzione musicale, sintetizzate da una scrittura solida e priva di schemi prefissati. Folklore e musica popolare, reminiscenze classiche, le diverse stagioni del jazz, l’improvvisazione libera e l’interplay tra i sei musicisti diventano così il punto di partenza per una esplorazione musicale creativa e compatta, connessa in maniera stretta, indissolubile e rispettosa con i tanti riferimenti ma pronta sempre a muovere verso nuovi territori, verso nuove possibilità.

Nelle otto tracce del disco, si sviluppa così un flusso sonoro capace di convogliare al suo interno le tante direzioni musicali affrontate nel corso della sua carriera da Martinez, come sottolinea con precisione Carlos Perez Cruz nelle note di copertina. Una musica immaginata per attraversare confini tra generi e attitudini, con la convinzione forte di trovare soluzioni nella convergenza di elementi differenti.

Il risultato è reso ancora più nitido e compatto grazie alla dedizione convinta e alla sensibilità dei musicisti coinvolti nel progetto. Un sestetto costruito stratificando sonorità e accostamenti timbrici in un disegno originale ed elegante e dove ritroviamo collaboratori di lunga data del contrabbassista. La confidenza con Lucia Martinez, Julian Sanchez o Juan Saiz consente a Baldo Martinez di mettere a fuoco con sicurezza le coordinate verso cui dirigere la musica e aprire, poi di conseguenza, gli spazi per gli interventi dei singoli interpreti. È una ulteriore chiave per far coesistere i vari rimandi portati dal contrabbassista nel disco e metterli a frutto in un lavoro che prosegue con lucida coerenza la traiettoria musicale avviata ormai vent’anni fa con la realizzazione di “Projecto Mino”

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