Peter Erskine Trio & Bob Mintzer @ Teatro Ristori

Secondo appuntamento per la stagione jazzistica del Teatro Ristori di Verona che, dopo l’inaugurazione della pianista giapponese Hiromi con il progetto “Sonic Wonderland”, vede lo splendido trio del batterista americano coadiuvato dal sassofono di Bob Mintzer.

Non c’è bisogno di ricordare la formidabile carriera di Peter Erskine, dall’Orchestra di Stan Kenton fino all’avventura con i Weather Report, da segnalare inoltre i meravigliosi album in trio per l’etichetta Ecm Records con John Taylor al piano e Palle Danielsson al contrabbasso.

La serata si caratterizza per la compattezza e l’eleganza formale e tecnica che contraddistingue tutti i musicisti. Si parte con lo standard When I Fall in Love che sprigiona energia a profusione, la batteria accompagna e crea un asse privilegiato con il contrabbasso con cui si instaura un dialogo proficuo soprattutto negli assoli.

Si continua con un calypso con il suo andamento ondivago e misurato, Mintzer da prova della sua maestria con un timbro potente e coinvolgente.

Lo spettacolo ha un mood rilassato che ricorda l’album del batterista Standards del 2007 che rilegge, appunto, gli standard del repertorio jazzistico.

Chelsea Bridge è una sfavillante ballad, l’interplay che si sprigiona è magico, Alan Pasqua è preciso e brillante nel fraseggio, Oles ci offre un suono pulito e coinvolgente.

In David’s Blues il blues e un anima gospel si rincorrono, lo swing è perfetto e la qualità del suono live è notevole, è bello notare come in alcuni brani il pianista si fermi e consenta un ampio spazio di manovra solo agli altri tre componenti, permettendo all’assolo di Mintzer di librarsi con maggiore evidenza.

Una serata affascinante in cui il pubblico ha avvertito, ancora una volta, il divertimento, la gioia, l’affiatamento di questo entusiasmante combo.

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