Sabina Meyer: voce, basso
Alberto Popolla: basso, clarinetto, chitarra
Ferdinando Faraò: batteria
Filibusta Records – 2024
Undercover of Night è un disco che gira attorno alle figure di Sabina Meyer e Alberto Popolla. Entrambi sono due musicisti duttili, che si affidano alla sperimentazione per esprimere le loro idee musicali. Popolla è uno che da sempre si dedica alla libera improvvisazione mentre Meyer spazia attraverso i generi, la multimedialità e la musica antica. Un connubio vincente quello messo in piedi dai due musicisti. Riescono ad integrare perfettamente le loro idee e ad usare il canto della Meyer come amplificatore melodico. Infatti sono i tratti melodici quelli su cui i musicisti ricreano e costruiscono la struttura dei brani, di per sé attrattivi e incantatori, come accade nello psichedelico e incantatorio Run, nel rockeggiante Winter o nella cover di River di Joni Mitchell. È la voce di Meyer, una sorta di sirena virtuale e olografica, a fungere da faro gravitazionale per la musica che si aggira intorno e che modula gli aspetti armonici declinandone tempi e timbri. Più si procede nell’ascolto del disco e più ci si rende conto di essere stati catturati e intrappolati in una rete di suoni la cui provenienza si confonde con un passato che sa di futuro: è il segreto incantatorio di una musica adimensionale (Evening). È forse il sogno, la casualità matematica del tempo, l’ipnosi elettrica di un’ossessione, a definire le linee d’ascolto di un disco notturno, cupamente lucente e pregno di instabili.
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