Lorenzo Simoni : sassofono contralto
Iacopo Teolis: tromba, flicorno
Emme Record Label – 2024
Lorenzo Simoni e Iacopo Teolis sono due giovani musicisti con una solida preparazione classica ed una altrettanto robusta formazione jazzistica, corredata dalla frequentazione di artisti di vaglia, italiani e non solo. I due hanno unito le loro forze per realizzare un disco breve, della durata inferiore ai trenta minuti, che racconta parecchio, però, delle loro capacità compositive e improvvisative e delle scelte stilistiche operate a monte. Si può affermare, infatti, che, in meno di mezz’ora, la coppia riesca a mettere in circolo una serie di rimandi al mondo classico e all’universo jazzistico con un lavoro di sintesi piuttosto accurato. Lorenzo Simoni, autore di tutti i brani di “Openings”, esibisce, sul sax alto, un suono pulito, privo di vibrato, una diteggiatura agile, veloce, ed una notevole abilità nello srotolare assoli stracarichi di note e provvisti di curve dinamiche ed espressive. Iacopo Teolis ha un timbro pastoso, sulla tromba o sul flicorno, e si produce principalmente sul registro centrale, ma, all’occorrenza, sale più in alto, per bilanciare il dialogo con il partner. Pure lui si distingue per un accostamento lucido ed appassionato ai brani del cd, intarsiando al meglio la sua voce con quella del sassofono. Nelle dieci tracce, Simoni e Teolis si avvicendano nel ruolo di solista e di accompagnatore, sfoderando contrappunti incisivi ed equilibrati, allestendo una base mutevole, ideale trampolino di lancio su cui spiccare il volo alternativamente. “Openings”, poi, si regge in larga misura sull’accordo fra i due partners, profondo e articolato, figlio di una concezione similare di intendere la musica.
Il duo sax-tromba non è frequentissimo nel jazz. Viene in mente, come precedente sommo, il duo Braxton-Wadada, immortalato dalla Pi Recordings qualche anno fa in “Organic resonance”. Qui non siamo nell’area creativa o free, ma la coppia di giovani leoni sa toccare molti tasti, dimostrando idee, garbo e la tendenza a suonare una proposta progettuale, ma comprensibile e di agevole ascolto. “Openings” è, quindi, una prova promettente, che lascia prevedere che ci sarà un futuro per questa accoppiata, in duo o anche in gruppi allargati a strumentisti in grado di dialogare al loro pari.
Segui Jazz Convention su instagram: @jazzconvention