Oscar Del Barba: pianoforte
Giacomo Papetti: contrabbasso
Andrea Ruggeri: batteria, live electronics
nusica.org – 2024
Oscar Del Barba, a otto anni dalla registrazione del primo cd, torna ad incidere con l’OX trio, questa volta per un album monotematico, dedicato alle favole di Esopo. Tutto nasce dalle musiche composte per essere eseguite da un’orchestra di bambini, che il pianista bresciano ha riadattato per un trio jazz. I titoli dei 10 brani riprendono quelli delle favole dello scrittore greco, Ci sono le più famose, da La volpe e l’uva a Il lupo e l’agnello, da Il topo di campagna e il topo di città a La cicala e la formica, e altre meno note, non meno significative. La musica del disco contiene arie di carattere differente, dallo scherzoso al solenne, dal beffardo al trionfalistico, senza, per questo, dover essere catalogata semplicemente come descrittiva. Oscar Del Barba, cioè, prende spunto dalle storie di Esopo, ma poi ci mette del suo per costruire un qualcosa che stia in piedi pure privo del testo letterario alle spalle. La musica è certamente influenzata dal contenuto delle favole. Potrebbe, però, essere avvicinata ad altro tipo di materiale tematico, e non si tradirebbero, in tal modo, gli intendimenti sottesi all’operazione dell’OX trio.
Nell’album si percepiscono echi beatlesiani (in particolare ne Il lupo e l’agnello), agganci al blues ed allo swing, tirati a lucido. Si ascoltano belle melodie, bene armonizzate, illustrate da efficaci dialoghi fra pianoforte e contrabbasso, come ne L’aquila e lo scarafaggio, ad esempio. Si possono incontrare parentesi a tempo di marcia, ironiche più che pompose, con un evidente retrogusto zappiano e accenni al free, con la batteria che vola libera e disinibita, mentre il pianoforte martella sulle note acute e il contrabbasso cerca di fare da collante fra i due strumenti. Ci si riferisce, in questo caso, a La volpe e l’uva, uno dei pezzi migliori del disco, fra l’altro. Il gruppo lavora con una considerevole empatia, in virtù di un’intesa collaudata da anni di frequentazione comune. Papetti e Ruggeri, inoltre, agiscono di concerto per sviluppare le idee, le intuizioni di Del Barba, aggregando il loro tocco compositivo, confacente in pieno alla logica del progetto.
“In fabula”, in conclusione, è un concept album a suo modo singolare, poiché va a creare una proposta muovendo da racconti con animali, contenenti una morale, e poiché allude convintamente a diversi stili musicali. È leggero, nella sostanza, di una leggerezza che, però, non sottintende una valutazione di superficialità o di disimpegno intellettuale dell’opera.
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