Venerdì 28 marzo, Children of the night è un nuovo ed inedito progetto nato dalla lunga collaborazione tra Filippo Orefice e Michele Montolli, sorta durante la loro permanenza a Graz in Austria tra il 2005 e il 2009. Enzo Zirilli, famoso batterista italiano, si è esibito a con Michele Filippo a Londra e in Italia. Entusiasti di riunire il trio pianoless, l’ ensemble si è allargato chiedendo la collaborazione dei sensibili e sapienti musicisti Alma Schili Napolitano al violino e Daniele D’ Alessandro al clarinetto basso. Filippo Orefice, nato e cresciuto a Udine, nel 2005 si trasferisce a Graz (Austria) dove si diploma nel 2009 presso la KUG. Si esibisce con Don Menza, Stjepko Gut, Dena De Rose, Marko Crncec, Chris Jennings, Dan Tepfer, Yasushi Nakamura, Peter Herbolzeimer, Vladimir Kostadinivic, Lamy Istrefi e altri musicisti. Ha suonato in festival e club in Italia, Cina, Russia, Francia, Serbia, Slovenia, Croazia, Germania, Turchia, Messico, Belgio. Attualmente membro di: TowerJazzComposersOrchestra, Filippo Orefice Kalaima, Mirko Cisilino effetto carsico, Tell no lies; ha inciso e pubblicato numerose registrazioni, fra le quali , a suo nome, “Kalaima” (aut records). Michele Montolli, unendosi alla scena jazz londinese dal 2010, è stato in tournée in vari festival Europei , a New York, Detroit, Tokyo, in Indonesia, Hong Kong e la penisola balcanica esibendosi e registrando con la Sun Ra Arkestra, Knoel Scott quartet feat Marshall Allen, Judi Jackson, Heidi Vogel, Don Menza, Charlie Stacey, Sorin Zlat, Alessio Menconi, Maya Youssef , Amira Kheir e molti altri. Nel 2018 pubblica il suo primo album “Satellite House” seguendo nel 2024 con ”Moontology’.
Sabato 29 marzo il Jazz Club ospita l’Ethan Iverson Trio con Thomas Morgan al contrabbasso e Kendrik Scott alla batteria. Ethan Iverson, pianista originario di Minneapolis, ha studiato con Fred Hersch e Sophia Rosoff ed ha avviato la propria carriera professionale sia in campo jazzistico che classico. È stato direttore musicale del Mark Morris Dance Group e ha collaborato in vari contesti e ambiti artistici con Dave Douglas, Tim Berne, Lee Konitz, Paul Motian, Dewey Redman, Mikhail Baryshnikov, Billy Hart, Kurt Rosenwinkel e Yo-Yo Ma. È però il suo ventennale lavoro insieme al contrabbassista Reid Anderson e al batterista Dave King con il trio The Bad Plus, che gli è valso un notevole consenso in tutto il mondo. Nonostante il successo Iverson ha deciso di lasciare la band e concentrarsi maggiormente sulla sua carriera di band leader e arrangiatore, incidendo per ECM records. In questi ultimi anni lo abbiamo apprezzato in duo con Mark Turner, in quartetto con Tom Harrell e a capo di numerose diverse formazioni in trio, tra cui quest’ultima che lo vede in compagnia di due dei più apprezzati musicisti della scena newyorchese.
Domenica 30 marzo, sarà la volta della presentazione al pubblico di “Partitura Grafica Un Cazzo”, un’occasione per generare un momento di dibattito pubblico coordinato dal compositore Eugenio Renzetti insieme a Silvia Paparelli, musicologa e saggista, e Saverio Beccaccioli, giovane musicologo e scrittore. In ogni incontro si aggiungerà ai relatori qualche personalità del mondo della cultura ed alcuni musicisti ai quali sarà affidata l’esecuzione del brano. Partitura Grafica Un Cazzo è una vera e propria partitura grafica realizzata sotto forma di testo elaborato definito dall’autore comunicato ideogrammatico di denuncia incosciente da eseguirsi sempre e rigorosamente in pubblico preferibilmente senza la terribile premeditazione dovuta a prove di studio e/o lettura. Proprio seguendo queste indicazioni e sulla scia delle suggestioni provocate dal testo l’esecutore, volta dopo volta, potrà interpretare il brano creandone estemporaneamente la propria versione. Proprio per questo motivo il musicista diventa opera d’arte. Esso stesso ne diventa il compositore e la libertà, seppur condizionata, diventa il materiale con cui potersi esprimere. Le varie esecuzioni verranno registrati dando da vita ad corpus di interpretazioni che formeranno un disco live con organici che vanno dallo strumento solo a ensemble di varia composizione. Insieme alle registrazioni delle varie performance musicali verranno registrati i vari dibattiti che saranno successivamente trasformati in un podcast.
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