Pineto Accordion Jazz Festival 2011

Foto: Fabio Ciminiera





Pineto Accordion Jazz Festival.

Pineto, Villa Filiani – 23/24.7.2011.

L’edizione 2011 del Pineto Accordion Jazz Festival si è articolata in due serate molto diverse tra loro: la prima dedicata alle sonorità delicate e di orientamento eurocentrico del solo di Simone Zanchini e del Circo di Lello Pareti; la seconda centrata su Tullio De Piscopo e sul suo incontro con la fisarmonica di Renzo Ruggieri.


Un solo breve e in equilibrio tra improvvisazione libera e standard del jazz: in Quasi Acustico Zanchini sfrutta le dinamiche dello strumento e le colora in maniera lieve e misurata con le manipolazioni elettroniche al contrario di quanto avviene in Better Alone, dove l’intervento sui suoni ha una importanza e una forza espressiva presente nel corso di tutto lo spettacolo e il filo narrativo viene scandito dalla telefonata dalla signora riminese, registrata nella segreteria telefonica del fisarmonicista. Un lavoro aperto alle esplosioni libere e alle intuizioni solistiche del fisarmonicista, ma anche indirizzato nei binari della melodia e della tradizione del jazz, in una rivisitazione e nella sua interpretazione estremamente personale, sia delle linee che nell’utilizzo dello strumento.


Il Circo di Lello Pareti ha proseguito sulla medesima falsariga la serata di apertura. Il contrabbassista – insieme a Zanchini, Giovanni Guidi al pianoforte e Stefano Cocco Cantini ai sassofoni – ha attraversato stagioni diverse dell’incontro tra jazz e musiche del mondo, tra improvvisazione e accenti europei, tra ricerca e melodia. Pareti guida un quartetto agile e dalla visione estetica in costante equilibrio tra le diverse spinte: in questo viene aiutato da tre musicisti di spessore e in grado, sempre, di trovare il posto giusto per le proprie linee e nel rispetto della struttura del brano e del ruolo degli altri musicisti.


Domenica sera, il palco è stato tutto per Tullio De Piscopo. Un recital composito attraversato da tutte le esperienze del batterista e con una formazione altrettanto particolare, dove si sono affiancati Mattia Cigalini ai sassofoni, Paolo Pelella al basso, acustico ed elettrico, Domingo Do Basel alle chitarre, Alessandro La Corte al pianoforte e alle tastiere e Matteo “Mammolo” Mammoliti, batteria e percussioni per permettere al leader di poter venire nella front line cantare e suonare le percussioni.


Dal Blues al Jazz… con Andamento Lento è il titolo dato al concerto e rappresenta in pieno il percorso di De Piscopo, in un recital onnicomprensivo e quanto mai diversificato. Le canzoni celebri del batterista, i virtuosismi sullo strumento, lirismo percussivo, la profonda conoscenza della tradizione del jazz e la propria anima partenopea. Nella serata di Pineto, l’incontro con la fisarmonica di Renzo Ruggieri ha aggiunto allo spettacolo il passaggio attraverso una delle esperienze più clamorose del batterista, cioè la presenza nel gruppo di Astor Piazzolla, con cui ha registrato, tanto per citare un brano, Libertango. I quattro brani del repertorio del maestro argentino hanno aggiunto alla scaletta del concerto una visione ulteriormente più varia ampliata anche dall’incontro inaspettato con il tenore Stefano Secco, con l’interpretazione di uno dei classici della canzone napoletana, vale a dire Torna a Surriento.


Le condizioni atmosferiche sono state difficili per tutta la giornata di domenica. Se, da una parte, il concerto è stato eseguito in una fortunata finestra senza pioggia, nel pomeriggio, con il tempo incerto e la band impossibilitata a salire sul palco, il siparietto è stato quello della band a provare i brani nel ristorante dell’albergo con gli strumenti variamente amplificati e De Piscopo a dirigere i musicisti, chiamare finali e special e tenere il tempo con penne, fogli e oggetti vari.


Il Pineto Accordion Jazz Festival 2011 ha anche proseguito il discorso ampio e importante che quest’anno sta portantdo avanti con le diverse anime del mondo della fisarmonca aperto dall’Accordion Art Festival, per la seconda volta svoltosi a Pineto, e che si completerà a settembre con il Trofeo Mondiale C.M.A. La proclamazione dei vincitori dell’Orpheus Award – premio della critica per i lavori pubblicati da fisarmonicisti nel 2010, nato all’interno dell’Accordion Art Festival – è rappresentato uno di questi passaggi. I dischi vincitori nelle tre categorie quest’anno sono stati El Alma de Piazzolla di Cesare Chiacchiaretta con il Quartetto Suarez Paz per la sezione Classica, Sine Nomine di Daniele Di Bonaventura per la sezione Jazz e Petrus B. Spaghetti Sauce di Bube Sapravie per la sezione World Music. In occasione della serata conclusiva dell’Accordion Art Festival era stato consegnato l’Orpheus Award 2011 alla Carriera al fisarmonicista russo Friedrich Lips.