Leonardo Radicchi & Creative Music Front – I hear voices in my head

Leonardo Radicchi & Creative Music Front - I hear voices in my head

Groovemaster Edition – GME 14 – 2011




Leonardo Radicchi: sax tenore, sax soprano

Tiziano Bianchi: tromba, flicorno

Gonzalo Allendes: pianoforte, Fender Rhodes

Greg Feingold: contrabbasso

Josè Andres Marquez: batteria

Umnerto Ugoberti: fisarmonica

Desmond D. Park: clarinetto

Andrea Angeloni: trombone

Kajito A. Noda: sax baritono






Leonardo Radicchi si presenta con un disco di esordio estremamente vario. Basti pensare che l’unico brano non originale è Four in One di Thelonious Monk e il titolo dell’intero disco, oltre che del secondo brano è un riferimento esplicito ai Nirvana e, in particolare al testo di Lithium. Se questa è la divergenza più evidente e marcata, all’interno del disco le varie tracce propongono letture differenti del modo di fare jazz oggi. Nel lavoro, registrato negli Stati Uniti, Radicchi guida il Creative Music Front, quintetto di musicisti che si sono incontrati grazie alla frequentazione dei corsi del Berklee Music College.


Si parte, infatti, con tre brani – The wide mouth frog, I hear voices in my head e Four in one – che riconducono all’esperienza americana di Radicchi. Le tre tracce propongono un jazz moderno, complesso e melodico, acustico ed energico: strutture ritmiche articolate sostengono melodie cantabili e diventano il trampolino per mettere in risalto le doti tecniche dei solisti.


Con Waiting and wondering le atmosfere cambiano. La traccia vede la presenza dei quattro ospiti e naturalmente viene sviluppato in maniera orchestrale e ampia a partire da una frase scandita dal pianoforte che dirige l’intero brano. La frase si dilata, si sottintende, scompare durante le improvvisazioni, ma resta il riferimento per lo sviluppo del brano senza perdersi anche offre direzione e sostegno dell’intero brano. Un ensemble con cinque fiati e la fisarmonica che si muove tra contrappunti e minimalismo, diretto con attitudine sottrattiva. Sulla stessa direttrice Nocturno, ballad introspettiva composta dal pianista Gonzalo Allendes. La direzione scelta da Radicchi punta sulla varietà stilistica in maniera ordinata.


Se Monkproof riporta alle atmosfere di aperture e, naturalmente, alle derive monkiane, con il successivo 5 vignettes il disco prende una nuova strada. Infatti, il brano è una suite formata da cinque brevi momenti improntati a una dimensione libera e informale: come riporta lo stesso Radicchi nelle note di copertina, i cinque musicisti si muovono svincolati da ogni indicazione musicali ma legati alle atmosfere evocate dai titoli. Il quintetto si dimostra spigliato anche in questa situazione, si muove sempre con l’atteggiamento di togliere e quindi riesce a non creare ridondanze e a tenere vivo il proprio filo narrativo.


I due ultimi brani aprono altre due strade. The Ocean between è un brano dalla chiara matrice coltraniana e si pone come evoluzione e normalizzazione delle atmosfere libere del precedente 5 vignettes. A new spring, dedicata alle vicende della primavera araba, si pone come sintesi conclusiva: richiama il jazz moderno, aggiunge qualche spunto elettrico con il Fender Rhodes, trova modo di inserire influenze dal rock e da altre musiche.