Autoprodotto – 2011
Andrea Rellini: violoncello
Sandro Marra: clarinetto, sax contralto
Vincenzo Buongiorno: chitarra classica, chitarra elettrica
Massimo De Stephanis: contrabbasso
Francesco Speziali: batteria, percussioni
L’Andrea Rellini Cinque si presenta con una formazione non consueta e propone otto brani dal sapore particolare, in equilibrio tra jazz e accenti della tradizione italiana, sia folklorica che colta.
Il quintetto è centrato sulle corde – violoncello, chitarra, contrabbasso – e quindi mette in luce un portato sonoro molto caratterizzato, capace di lavorare con il contrappunto e di costruire le armonie e il sostegno in maniera leggera. La voce del sassofono e il lavoro della batteria riportano nel vocabolario della formazione elementi più vicini al linguaggio del jazz, lo swing e alcuni spunti modali.
Le anime del quintetto, naturalmente, si intrecciano e rivelano nella concezione dei brani una visione propria del quintetto. Danze, riferimenti classici e accenti popolari sono gli ingredienti di temi dall’andamento narrativo e pacato. I brani sono interpretati con eleganza essenziale e gusto. Il quintetto entra meglio nelle atmosfere dei brani, quando riesce a non pensare al tasso di “jazz” presente nel propria musica: talvolta i solisti ricorrono a movenze o accenti più inclini all’idioma del jazz, come a voler riequilibrare il tono del lavoro. La musica, invece, si sviluppa con fluidità proprio quando riesce a contenere tutti gli elementi che la compongono e a dare loro risalto.
Anche se le composizioni sono a nome di Andrea Rellini, cinque, e Sandro Marra, tre, la formazione si muove con un equilibrio complessivo e rispettoso della varietà di elementi che la compone. Il privilegio del mattino, infine, dura solamente trenta minuti e in questo modo mette ulteriormente in luce, attraverso una attenzione puntuale alla gestione del materiale, la concezione cameristica del disco.