Susanna Stivali & Luca Mannutza @ Zingarò Jazz Club

Foto: Fabio Ciminiera





Susanna Stivali & Luca Mannutza @ Zingarò Jazz Club.

Faenza, Zingarò Jazz Club. 15.2.2012.


Susanna Stivali: voce, elettronica

Luca Mannutza: pianoforte


L’incontro in duo di voce e pianoforte rappresenta nella classicità del jazz una situazione molto confidenziale, utile per mettere in risalto la melodia e il racconto di una canzone e per creare una atmosfera intima, quasi colloquiale. Con l’evoluzione dello “strumento-voce”, voce e pianoforte hanno ampliato le potenzialità del loro incontro e hanno assunto su di sè le necessità, i rischi e gli equilibri del duo nel jazz moderno, fatto di improvvisazione e composizione istantanea, dialogo e possibilità di racconto a due voci.


Susanna Stivali ha investito una parte importante delle sue attività più recenti nel formato del duo con il pianoforte. Il concerto proposto con Luca Mannutza allo Zingarò Jazz Club nasce, infatti, da un lavoro condotto in maniera ampia e curiosa attraverso le peculiarità espressive di questo incontro. La cantante ha coinvolto cinque pianisti – Fred Hersch, Ramberto Ciammarughi, Salvatore Bonafede, Pietro Lussu e, naturalmente, Luca Mannutza – per esplorare le nuove direzioni di questo duo ed interpretare melodie, testi e sonorità secondo prospettive ogni volta diverse. Il concerto con Luca Mannutza prosegue, inoltre, sul palco una collaborazione e una conoscenza maturata in anni di percorso musicale comune.


Il repertorio da Stivali e Mannutza è ampio e riesce – pur nella necessaria “reductio ad unum” – a dare conto delle prospettive diverse cercate dalla cantante. Dagli standard del jazz ai brani originali per arrivare al folklore degli stornelli romani, il tutto viene rivisto attraverso le possibilità offerte dall’impasto di voce e tasti, con l’aggiunta di un leggero ausilio dell’elettronica sulla voce.


Il duo mette in mostra una sintesi di passione ed applicazione. Ne sono una prova gli assolo di Mannutza: uno sguardo trasversale alla storia del jazz, con richiami allo stride piano e influenze brasiliane, con spunti contemporanei e riferimenti al mainstream jazz, sempre in equilibrio tra impulso ritmico e lirismo. Susanna Stivali, da parte sua, oltre a disporre i vari tasselli, affronta il materiale con una interpretazione ricca di pathos e attenta a mettere in risalto le sfumature dei brani e le motivazioni di un percorso sfaccettato.