Longnon Big Band – Encore du Bop?

Longnon Big Band - Encore du Bop?

Integral Jazz – JLLBB0002009 – 2009




Jean Loup Longnon: composizione, arrangementi, direzione

Chloé Cailleton: voce

Fabien Norbert, Vincent Echard, Mathieu Tarot, Brice Moscardini: tromba

Michael Joussein, Daniel Zimmermann, Pierre Guicquero, Jean Crozat: tromboni

Boris Pokora, Antoine Daures, Remi Dumoulin, Patrick Bocquel, Xavier Sauze: sassofoni

Ludovic Alainmat: pianoforte

Manu Marches: contrabbasso

Frederic Delestré: batteria







Il trombettista, cantante, arrangiatore e compositore Jean Loup Longnon si pone all’attenzione della critica con un cd brillante e colorato, alla testa di una big band di 18 musicisti, una macchina da swing ben oleata, costituita da ottimi solisti.


Il titolo del cd pone un interrogativo: Encore du bop? (ancora bop?) Certamente questo stile non abbandona mai i musicisti che hanno a che fare col jazz, è un passaggio obbligatorio che tocca tutti prima o poi, e lo stesso leader Jean Loup Longnon, trombettista nella più assoluta tradizione classica del jazz, pone questo interrogativo in maniera alquanto provocatoria…


Il disco è piacevolissimo, i brani scorrono senza interruzioni di stile, proprio come un buon vino, si beve a piccoli sorsi ma senza fermarsi! Dai vari brani si evince una cura negli arrangiamenti e nell’esecuzione raffinata e precisa, senza tener conto, poi, che la registrazione è stata effettuata dal vivo. La precisione delle sezioni mette in evidenza l’ottima scrittura, classica e moderna al contempo; unisoni mozzafiato lanciano assoli di grande valore e musicisti come Rémi Dumoulin al sax tenore, Michael Joussein al trombone, Ludovic Alainmat al pianoforte, Boris Pokora al sax alto.


Tutti i brani molto belli, come Tour de force (di Dizzy Gillespie) con testo scritto da Laika Fatien e cantato dalla bella voce di Chloè Cailleton; la stupenda Lush Life, interpretata sempre da Chloè Cailleton, un arrangiamento originale in cui si odono influenze alla Debussy nel modo di articolare l’orchestrazione o ancora la porteriana I’ve got you under my skin, un medium fast di grande gusto interpretativo.


Insomma, un album festoso e brioso, di grande impatto per la presenza di una corposa big band solida e affiatata.