Foto: Fabio Ciminiera
Progetto YouME e Decontaminate Rome: la costruzione del progetto.
Decontaminate Rome @ Casa del Jazz, Roma. 18/22.7.2012
Dal 18 al 22 luglio 2012, la Casa del Jazz di Roma ha ospitato Decontaminate Rome, tappa italiana del progetto YouME, organizzato da Percentomusica, Abbiamo chiesto a Federico Berichelli, responsabile della segreteria didattica del centro romano, di spiegarci come è stato organizzato e pensato il percorso formativo e musicale, nato un’idea di Luca Nostro (nella foto) e realizzato con la direzione artistica di Luca Nostro e Fabio Zeppetella.
Jazz Convention: Come sono nati Decontaminate Rome e il progetto YouME?
Federico Berichelli: A dare il via a tutta questa operazione è stata un’idea di Luca Nostro per far studiare e far vivere il jazz ai giovani musicisti europei: da li è nato un progetto dedicato alla didattica e alla musica live chiamato Young Musicians play Europe, da cui abbiamo ricavato l’acronimo YouME, destinato a far girare l’Europa a questi ragazzi studiando con nomi di un certo rilievo e portandoli su palchi di un certo prestigio.
JC: In effetti, tutti e tre i palchi dove portate i musicisti di YouME – il Warsaw Jazz Summer Days, la Casa del Jazz qui a Roma e il – sono palchi dove il pubblico è abituato ad ascoltare i nomi più famosi del jazz internazionale…
FB: Esatto, il progetto è nato con la collaborazione di tre strutture importanti e particolari perchè vanno a coprire sfere diverse. Percentomusica che è coordinatrice dell’intero processo, si occupa principalmente di didattica come il Conservatorio Reale de L’Aja che è il nostro partner in Olanda. In Polonia il nostro partner è la Fundajia Jazzarium che, come dicevi, organizza il Warsaw Jazz Summer Days. Questo ci ha consentito di portare i ragazzi su palchi importanti di questa rassegna che è l’equivalente di Umbria Jazz per la Polonia, a L’Aja saremo ospiti di un posto magnifico come l’Auditorium del Conservatorio Real e de L’Aja e, qui a Roma, abbiamo scelto di collaborare con Casa del Jazz come avevamo già fatto in passato perchè riteniamo che sia delle venues più belle per il jazz estivo in città.
JC: Per la sezione romana avete scelto un titolo particolare, programmatico e provocatorio allo stesso tempo, come Decontaminate Rome.
FB: Il progetto YouME ha una sua direzione specifica, ma per l’organizzazione degli eventi live abbiamo mantenuto una certa libertà anche per dare un orientamento leggermente diverso alle tre occasioni live. Per l’appuntamento romano abbiamo scelto di dare evidenza alla parte più libera del jazz. Abbiamo voluto sottolineare l’idea di leggere il jazz come linguaggio espressivo, libero da condizionamenti e dal bagaglio di repertorio a cui viene solitamente associato e basato fondamentalmente sull’improvvisazione. L’improvvisazione Come tema centrale ci ha permesso di unire il jazz ad altre arti e ci ha dato la possibilità di portare sul palco insieme alla musica jazz anche la videoarte di Claudio Sinatti, la pittura acrobatica di Lara Pacilio, le installazioni di Stefano Tonelli e una performance molto coinvolgente dove i musicisti hanno collaborato con le danzatrici del Corpo di ballo Arte e Balletto di Milena Zullo per un evento multidisciplinare sulle musiche di Aruàn Ortiz. Il punto centrale era decontaminare il jazz, fargli perdere cioè la sua connotazione alle volte troppo legata alla tradizione e agli stilemi e un po’ troppo spontanea per renderlo più attuale, più partecipe e più vicino al mondo e alla società giovanile.
JC: La scelta dei musicisti che avete portato sul palco della Casa del Jazz come è avvenuta. Ricordiamo che ci sono stati i concerti dei ragazzi insieme ai docenti e poi ci sono stati anche i concerti di artisti coinvolti con progetti particolari.
FB: Ne approfitto anche per dire che i venti ragazzi per ogni paese che si sono esibiti sui tre palcoscenici sono stati scelti in seguito ai percorsi didattici di YouME. Accanto a loro c’erano molti nomi importanti del jazz: una percentuale sono naturalmente derivati dall’organico dei docenti e dai soci fondatori di Percentomusica che annovera nomi come Massimo Moriconi, Stefano Micarelli, Fabio Zeppetella. E poi ci sono stati musicisti del panorama internazionale come Aruàn Ortiz, Antonio Ciacca, John Escreet, Ramberto Ciammarughi la scelta è derivata dalla direzione artistica di Decontaminate Rome e, quindi, da Luca Nostro e Fabio Zeppetella: nomi affini alla linea di jazz nuovo che abbiamo portato avanti in YouME. Un ringraziamento particolare in termini di produzione, poi, va a Casa del Jazz che ha contribuito con i concerti di Roy Hargrove e Omer Avital, selezionati e prodotti da loro.
JC: Cosa succederà adesso di YouME? Ci sarà la terza sessione in Olanda e poi?
FB: YouME 2012 si conclude, pressappoco, con le esibizioni al Conservatorio de L’Aja. Pressappoco, dico, perchè YouME da luogo a tutta una serie di eventi satellite che sono accaduti anche in Italia: molto spesso i ragazzi sono andati a suonare in altre situazioni sempre con una “logica e un approccio YouME”. Dopo di che stiamo lavorando già su YouME 2013 ma anche su YouME 2014: infatti il progetto per il 2014 accoglierà sei paesi con una formula leggermente rinnovata. YouME 2012 è stato realizzato come progetto di cooperazione europea che prevede la partecipazione di tre paesi. YouME 2013 sarà più libero e lo gestiremo in maniera leggermente diversa direttamente dall’Italia, mentre YouME 2014 torna ad essere un progetto di cooperazione europea, ma su un piano multiannuale, e quindi prevede più paesi da coinvolgere e un sviluppo su più anni.