Felice Clemente & Javier Pérez Forte – Aire Libre

Felice Clemente & Javier Pérez Forte - Aire Libre

Crocevia di Suoni Records – CDS 007 – 2012




Felice Clemente: sax soprano, sax tenore, clarinetto

Javier Pérez Forte: chitarra classica






“Una concezione aperta e libera della musica, capace di superare confini, stereotipi e barriere”. “Ognuna delle tracce invita a vivere uno stato d’animo diverso, sia per varietà ritmica sia per la diversità dei colori del suono che gli strumenti propongono”. Le due frasi riportate aprono i testi che Felice Clemente & Javier Pérez Forte hanno riportato all’interno del booklet del cd per presentare le intenzioni e le suggestioni della musica prodotta in duo e racchiudono in buona parte gli obiettivi e il filo narrativo del disco.


Sassofoni e chitarra classica; libertà, improvvisazione, folklore, tradizione e dialogo. Cinque brani originali – due del chitarrista, tre del sassofonista – si affiancano a cinque brani che riportano le varie scuole della tradizioni sudamericana. E perciò traccia dopo traccia si può ascoltare Mas que nada del brasiliano Jorge Ben, le differenti visioni della chitarra classica nella scrittura di Eduardo Falù (Misa chico), Juan Falù (De la raíz a la copa) e Alfonso Montes (Merenguito), per finire con il tango di Horacio Salgán (A Don Agustín Bardi).


Le composizioni di Pérez Forte e Clemente si integrano e espandono le possibilità già insite negli altri brani e nel dialogo tra le loro voci. La partita a scacchi che i due musicisti giocano nella foto del booklet in realtà non va intesa come una sfida tra i due ma come la costruzione comune di una architettura musicale capace di comprendere elementi anche molto diversi tra loro e renderli in maniera personale e coerente. L’andirivieni tra le esperienze personali e il repertorio classico per chitarra al quale fanno riferimento i brani presi dagli altri autori, tra il portato popolare e la rielaborazione consapevole fatta dai due interpreti diventa la linea di riferimento intorno al quale si sviluppa il lavoro e grazie al quale Clemente e Pérez Forte riescono a dare corpo ad una prospettiva individuata dal chitarrista nel suo testo, vale a dire all’idea che “i brani qui presentati non corrispondono a generi musicali allo stato puro”. E, di seguito, aggiunge le parole di Borges (“Per fortuna non dobbiamo rispondere a una sola tradizione, ma possiamo ambire a tutte”) per confermare e supportare un modus operandi estremamente attuale quanto rispettoso della forza e della grammatica del materiale di partenza.