Foto: Maurizio Magnetta
Rodi Jazz Fest 2012.
Rodi Garganico. 5/7.9.2012
Un progetto musicale fresco, anche se saldamente legato alla tradizione, un parterre di docenti pimpanti come allievi al primo giorno di scuola, una classe di studenti con tanta voglia di imparare e un deus ex machina che dalla sua esperienza guida sapientemente il percorso da seguire.
Questi, in estrema sintesi, i protagonisti della tre giorni dell’VIII edizione del Rodi Jazz Fest che si è tenuta a Rodi Garganico, organizzato come ogni anno con grande caparbietà – soprattutto in questi temi di magra per chi si cimenta nell’organizzazione di eventi musicali – dal Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, che ha pure una sede nel comune garganico, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
“Canti Sciamboli Project” è il titolo del progetto artistico – assolutamente originale e inedito – che ha caratterizzato l’edizione 2012 della kermesse e che ha visto la straordinaria partecipazione alla direzione di Bruno Tommaso, compositore e contrabbassista, docente alla Siena Jazz University, unica università italiana del jazz, che ha assemblato il prezioso materiale musicale in un concerto finale, quello del 7 settembre scorso, che ha mescolato tradizione e innovazione, spunti d’avanguardia e improvvise virate in “salsa balcanica” – un richiamo agli amici dirimpettai dell’altra sponda dell’Adriatico – in grado di aprire nuovi orizzonti e futuri possibili sviluppi del progetto.
Molte le suggestioni evocate dagli sciamboli, ovvero i canti all’altalena intonati dalle donne, in alcuni comuni della provincia di Foggia, durante il periodo di Carnevale per lanciare messaggi e segnali d’amore ai loro spasimanti, prima dell’arrivo della Quaresima, tempo di preghiera e di digiuno anche da queste forme di evasione.
“Non avremmo potuto consegnarvi questo spettacolo allestito in soli tre giorni se non ci fosse stata l’esperienza e la competenza del Maestro Bruno Tommaso a tenere insieme le redini di questa ciurma scombinata”, ha commentato Enzo Nini, al termine della tre giorni che da 5 al 7 settembre ha animato Rodi Garganico ed è stata particolarmente apprezzata anche dal pubblico di turisti che ancora affolla in questi giorni il piccolo comune.
La voce recitante di Patrizia Di Martino si è mescolata alle note dell’orchestra composta da Antonio Griguolo e Gianluca Fasanella al sax baritono, Enzo Binetti al pianoforte, Rocco Iocolo al sax tenore, Marco Berardi al sax alto, Enza Monaco al flauto, Cristiano Formicone, docente di clarinetto classico a Foggia, al clarinetto, Lorenzo Federici alla tromba, Luana Croella, Gina Palmieri e Maria Pia Cassandra Mattiello ai cori, Claudio Corvini alla tromba, Mario Corvini al trombone, Alessandra De Luca alla voce, Roberto Della Vecchia al contrabbasso, Luigi Giannatempo agli arrangiamenti, Pietro Iodice alla batteria, Sandro Satta al sax alto, Enzo Nini al sax tenore e flauto, Giuseppe Spagnoli al pianoforte, Antonio Tosques alla chitarra.
Il progetto, curato dal Dipartimento delle Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali sezione Musica Jazz del Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, è una produzione originale nata nell’ambito del Laboratorio di formazione orchestrale jazz – Aspetti metodologici e pratici, tenuto dal Maestro Bruno Tommaso e liberamente ispirata alla pubblicazione del libro “Sciamboli e Canti all’Altalena”, ricerca sulla musica popolare dell’appennino Dauno, promossa dal Conservatorio e curata dalla docente di Storia ed Estetica musicale Patrizia Balestra.