Massimo Morganti Quartet – Musiplano

Massimo Morganti Quartet - Musiplano

Neu Klang – NCD4064 – 2012




Massimo Morganti: trombone

Angelo Lazzeri: chitarra

Gabriele Pesaresi: contrabbasso

Stefano Paolini: batteria





Massimo Morganti è un veterano del trombone jazz; un musicista solido, dalle spalle larghe e compositore di ampie vedute. Ha messo a disposizione d’importanti musicisti il suo strumento e ha diretto con successo la Colours Jazz Orchestra. Musiplano è il suo ultimo e interessante lavoro in quartetto, che lo vede anche compositore e autore di cinque dei sette brani che compongono il cd.

È subito chiaro, al primo giro di disco che il quartetto è affiatato e s’integra alla perfezione. Le partiture di Morganti sono intriganti ma anche complesse ed equilibrate nelle sue parti. Basti ascoltare la versione ai limiti del bop, e con qualche spunto free, dello standard Like Someone in Love. C’è di notevole che il gruppo, nonostante veleggi verso sonorità complesse, non rinuncia mai alla melodia. I dialoghi fra trombone e chitarra sono tecnicamente di alto livello, profondi dal punto di vista espressivo e molto spesso dotato di forti indici blues, che sfidano l’ascoltatore e lo trascinano nel loro territorio.


È proprio il dialogo fra trombone e chitarra la chiave di Musiplano. Una relazione che esalta la qualità della musica suonata, e che partendo dall’assolo iniziale di trombone in Bill Ates si estende negli altri brani come la title track – aperta dalla meditativa chitarra di Lazzeri -; per poi passare alla cover di I’ll Remember April dove i due sono simbiotici e carichi di blues.


Natralmente questo loro protagonismo non sarebbe possibile senza il sostegno perfetto e discreto della sezione ritmica composta da Gabriele Pesaresi e Stefano Paolini. Sono loro due che, come dei carpentieri, rinforzano continuamente la struttura ritmica per assicurare la massima libertà creativa a Morganti e Lazzeri. Di questo lavoro in progress ne è evidente e indiscutibile prova il nevrotico e aggressivo Signor K e il più “regolare” Stella.