Foto: da internet.
Il Venerdì Chic di Jazz Convention. Numero 6.
L’ultima puntata di questo primo ciclo del Venerdì Chic di Jazz Convention la dedichiamo ai crooner e ai grandi cantanti della storia del jazz. Una straordinaria galleria di video realizzati da Nat King Cole per il cinema e la televisione – dei veri e propri videoclip antelitteram – ci ripropone alcuni dei cavalli di battaglia del cantante e pianista statunitense, come Route 66, Sweet Lorraine, Little Girl, Mona Lisa e tanti altri ancora. Realizzati all’inizio degli anni ’50 con il marchio di fabbrica del trio completato da contrabbasso e chitarra – con l’aggiunta in diversi brani di un percussionista – i filmati mettono in evidenza l’eleganza estrema di un interprete ormai pienamente capace di dare un tocco estremamente personale ai brani. Nat King Cole, nato nel 1919 e scomparso nel 1965, è una delle icone del canto jazz con la sua voce morbida e il tono gentile con cui porge la sua interpretazione. Potrete vedere l’antologia al seguente link.
Quando si mettono insieme voce, eleganza, jazz, diventa difficile non pensare a Frank Sinatra. Sinatra è uno degli ambasciatori del canto jazz, capace di offrire un ponte per il jazz ad ascoltatori provenienti da altri contesti attirati dalla sua voce, dalle collaborazioni, dai suoi film, dalla sua vicenda personale sempre sotto i riflettori. Scegliere un video per rappresentare Frank Sinatra è un’impresa ardua, visto lo spettro delle cose fatte dal cantante: dal Rat Pack, il sodalizio con Dean Martin e Sammy Davis Jr, alla collaborazione con Jobim; dai fasti delle grandi orchestre, ai lustrini di Las Vegas e ai duetti – milionari e non sempre felicissimi – dell’ultima parte della sua carriera. Un disco da avere, un po’ eccentrico rispetto al solito, è il suo Live in Paris, del 1962, dove viene accompagnato da un piccolo combo di cui però non esistono video in rete. La nostra scelta è caduta su uno degli standard del jazz, I Fall in Love Too Easily, nella versione tratta dal film del 1945 Canta che ti passa (titolo originale, Anchors Aweigh).
Tony Bennett è senz’altro l’ultimo dei crooner della vecchia guardia ancora presente sulle scene internazionali. Ha attraversato le diverse stagioni del jazz fino ad arrivare, sulla scia di quanto fatto precedentemente da Sinatra, a duettare con personaggi provenienti anche da altri mondi musicali: nei due recenti volumi chiamati Duets, ha cantato con Lady Gaga e Amy Winehouse senza alcun tipo di remora o timore, da uomo di palco consumato a situazioni disparate e a dare in ciascuna il meglio di sè. La stagione degli anni ’70, forse la meno facile per il jazz tradizionale, lo ha portato a una delle esperienze più significative dal punto di vista artistico vale a dire quella con Bill Evans. Anthony Dominick Benedetto, questo il vero nome del cantante, ha aggiunto alle collaborazioni con le grandi orchestre, alle esibizioni scintillanti e alle derive più commerciali, anche una matura e introspettiva versione del suo modo di interpretare le canzoni. Vediamo Benett ed Evans eseguire When in Rome in una partecipazione televisiva, nella tipica eleganza anni ’70.
Il Venerdì Chic di Jazz Convention è aperto alle vostre segnalazioni e ai vostri link. Tutte le istruzioni per partecipare le potete trovare nella seguente pagina.